Proseguiamo il nostro improbabile itinerario fra le facce pazzamente incise sugli stipiti carraresi, recandoci di nuovo presso la chiesa della Madonna alle Lacrime, lungo la Via Carriona. Su una delle pareti marmoree che ne incornicia l’ingresso, troviamo, cominciando dall’alto, un volto profondamente assorto, colto nell’atto di osservare due date, a loro volta scavate nella pietra viva: “1770-1776”. Non so a cosa volesse riferirsi l’ignoto autore dell’iscrizione, isolando e circoscrivendo questo breve periodo storico…. Se vogliamo provare, con grande umiltà, a dargli un senso, dà di che pensare che, nel 1770, col cosiddetto “Massacro di Boston”, operato su dei civili in rivolta da parte dei soldati inglesi, prendeva convenzionalmente inizio la famosa “Rivoluzione Americana”. Ed è nel 1776, con la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza (che negli USA ha fatto diventare il 4 Luglio di ogni anno la giornata nazionale delle grigliate all’aperto in famiglia), che venne sancita formalmente la rottura con l’Inghilterra, sull’onda montante degli ideali illuministi di libertà ed uguaglianza. Sarà una pura e semplice casualità, ma la stessa Chiesa della Madonna alle Lacrime ospita al proprio interno un altare che è opera di Francesco Baratta (massese, ad ulteriore dimostrazione che i suddetti ideali di uguaglianza erano, all’epoca, vivi e vitali pure alle nostre latitudini, e già si facevano beffe di sciocchi campanilismi e di stupide discriminazioni territoriali😄): quello stesso Francesco Baratta autore, pure, di una delle sculture che circondano l’obelisco egizio della “Fontana dei Quattro Fiumi” del Bernini, sita a Roma, in Piazza Navona. L’opera in questione propone quattro figure che simboleggiano altrettanti fiumi: il Río de la Plata, il Nilo, il Gange e il Danubio, che costituivano i principali fiumi dei continenti allora conosciuti. E, guarda caso, l’allegoria di fiume realizzata dal Baratta era quella del Rio de La Plata, in rappresentanza, guarda un pò…del continente americano😮! Visto come tutto piglia senso, anche se non ce l’ha?
Proprio come il volto inciso sotto quello che osserva il lasso di tempo 1770-1776, è proprio roba da rimanere… a bocca aperta!

