Per raccontare questa storia dobbiamo necessariamente partire dalla fine che probabilmente è un inizio perché si tratta di eternità. Già, la vita e soprattutto la fine di Eleonora Giorgi sono davvero una trama cinematografica con tanto di epilogo drammatico, che lascia dentro allo spettatore quel gusto amaro e dolce che sono le nostre esistenze. Eleonora Giorgi nacque a Roma il 21 ottobre 1953, aveva origini italo-inglesi e ungheresi e il fascino che le contaminazioni di civiltà rendono unico. Esordì con Federico Fellini nel film Roma, e non poteva essere altrimenti. Fu protagonista nel 1973 della pellicola Storia di una monaca di clausura, appartenente al filone erotico e ingenuo degli anni settanta dello scorso secolo. L’anno successivo fu quello di Appassionata, accanto a Ornella Muti e in quello stesso anno posò per la rivista Playboy che celebrò la sua bellezza. Un dramma sconvolse la sua vita nel 1974. L’attrice prestò la sua moto, una Honda CB 750 Four al suo fidanzato di allora, Alessandro Momo, un giovane attore emergente, che perse la vita in un incidente su quella moto, e Eleonora fu indagata e prosciolta. Nel 1976 la Giorgi si cimentò con il mezzo radiofonico nella trasmissione, Il mattiniere. Sempre nello stesso anno, iniziò a recitare in ruoli drammatici, come: L’Agnese va a morire di Giuliano Montaldo, Cuore di Cane di Alberto Lattuada. Poi ancora nel film: Un uomo in ginocchio di Damiano Damiani e Dimenticare Venezia di Franco Brusati. Eleonora Giorgi recitò nella pellicola horror diretta da Dario Argento, Inferno, forse uno dei migliori film del regista. Arrivarono gli anni ottanta e tornò la commedia all’italiana che Eleonora Giorgi rappresentò magnificamente insieme a Renato Pozzetto in Mia moglie è una strega e Mani di fata e, soprattutto, nel ruolo dell’eterea sognatrice Nadia Vandelli in Borotalco, accanto a Carlo Verdone in un film che ancora oggi è parte del nostro vocabolario con battute indimenticabili: Borotalco racconta una Roma che non c’è più, esagerata, bugiarda, onesta e ingenua allo stesso tempo. Per il ruolo di Nadia Vandelli vinse il David di Donatello. In Borotalco Eleonora Giorgi è una fan di Lucio Dalla e aspirante cantautrice; nel 1980 si cimentò nell’arte canora con la canzone Magic, per la colonna sonora di Mia moglie è una strega. Mentre nel 1981 interpretò un brano scritto da Cristiano Malgioglio, Quale appuntamento. Eleonora Giorgi tornò a lavorare in radio tra il 1984 e il 1986 con il programma: Varietà, varietà. Fu di nuovo chiamata da Carlo Verdone per un’altra pietra miliare della commedia italiana: Compagni di scuola che riprendeva Il grande freddo di Lawrence Kasdan, film che fotografava il salto generazionale con tutte le sue contraddizioni. In quegli anni partecipò a vari programmi televisivi e i talk show che stavano iniziando a essere sempre più diffusi nei palinsesti della televisione italiana. Un’altra pellicola importante per Eleonora Giorgi e per la commedia italiana fu Sapore di Mare, diretto da Carlo Vanzina e Sapore di mare 2- Un anno dopo diretto da Bruno Cortini e dove incontrò Massimo Ciavarro che divenne il suo compagno dopo la separazione da Angelo Rizzoli, sposato nel 1979, dal quale ebbe un figlio. Capitolo a parte merita la vicenda che vide Eleonora Giorgi protagonista dello scandalo P2 che coinvolse Angelo Rizzoli e il conseguente arresto dell’editore. Proprio a causa di quei problemi, Eleonora Giorgi si defilò leggermente dal mondo dello spettacolo per evitare inutili speculazioni. Negli anni novanta e duemila Eleonora Giorgi lavorò perlopiù in televisione, prendendo parte a vari sceneggiati come Morte di una strega, Lo zio d’America e I Cesaroni. Nel 2003 esordì nella regia cinematografica con Uomini & donne, amori & bugie, film ambientato negli anni sessanta, con tanto di rivoluzione del 1968, che raccontava la storia di una famiglia sconclusionata, ma vera che probabilmente era la sua. Nel 2008 Eleonora Giorgi esordì in teatro nella commedia Fiore di cactus di Pierre Barillet e Jean Pierre Grédi, rappresentata per la prima volta in Francia nel 1964 e già recitata in Italia dal 1968. L’esperienza teatrale continuò negli anni successivi con le commedie: Due ragazzi irresistibili e Suoceri sull’orlo di una crisi di nervi. Nel 2009 Eleonora Giorgi diresse il suo secondo lungometraggio: L’ultima estate che produsse insieme a Massimo Ciavarro che nel frattempo era diventato il suo ex marito dopo il matrimonio celebrato nel 1996. Nel 2016 tornò a recitare in due film come protagonista : My Father Jack diretto da Tonino Zangardi e Attesa e cambiamenti diretto da Sergio Colabona. Partecipò alla fortunata serie televisiva Don Matteo e riprese la sua attività di conduttrice radiofonica con Effetto Notte su Radio Radio 2. Eleonora Giorgi era affetta da artrite reumatoide, ereditata da suo padre e da suo nonno. Nel 2023 annunciò che le era stato diagnosticato un tumore al pancreas. Eleonora Giorgi è morta il 3 marzo del 2025 dopo un lungo e difficile periodo affrontato con coraggio e lezioni di vita, quella che amava tanto. Eleonora Giorgi per noi sarà sempre Nadia Vandelli, eterea e piena di sogni che non ha smesso di sognare fino all’ultimo giorno.
Eleonora Giorgi: per sempre Nadia Vandelli
