• Mar. Apr 16th, 2024

Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Siamo tutti sotto l’influenza degli astri: Nicoletta Zignani

DiSilvia Ammavuta

Ago 24, 2022

Detto fra noi, credere o non credere, quando si sfoglia un giornale, la curiosità di andare a leggere l’oroscopo del nostro segno zodiacale prende tutti e chi dice di no, quasi sicuramente, mente. La passione che Nicoletta Zignani nutre per gli astri, arriva da lontano, da quando aveva diciotto anni, sfociata in amore di lì a poco, in un momento particolare della sua vita, in cui ha dovuto affrontare difficoltà legate a problemi emozionali. Nicoletta Zignani definisce la sua anima un po’ più complessa: “uno più uno per me non faceva due”. Erano gli anni ’80: quella che si era palesata come una passione, nel corso del tempo, si consolida in dedizione alla ricerca. Nicoletta conosce persone vicine all’astrologia seria, con le quali crea gruppi di studio e approfondimento al C.I.D.A Centro italiano di astrologia. Nel ’90 supera l’esame della scuola del C.I.D.A e viene iscritta all’albo nazionale degli astrologi.

Cosa fa un’astrologa? È la domanda più ovvia che potessi fare, ma è anche l’occasione migliore per sapere in che modo, le stelle e i pianeti, con il loro disegno celeste, riservino per noi un percorso dal momento in cui veniamo alla luce. “Facciamo parte dell’universo – mi spiega Nicoletta – e quindi siamo sotto l’influenza degli astri”. Le chiedo, di seguito, perché si dica di alcune persone è un astro nascente. Si sofferma qualche secondo, sorride: “Bella domanda… nel momento preciso in cui nasciamo ci sono svariate posizioni planetarie. Se ci sono pianeti collocati in alcuni punti cruciali del tema di nascita, quella persona è istintivamente più stimolata a manifestarli e a manifestarsi, forse astro nascente deriva da questo”.

Inizio ad avere più chiaro cosa sia la carta del cielo, il disegno dei pianeti che si crea grazie al luogo, la data e l’ora di nascita di ciascuno di noi, quando definisce l’astrologia come un linguaggio studiato e conosciuto fin dall’antichità, in svariate culture, in cui, ogni pianeta e ogni astro, nel corso dei secoli, ci comunica aspetti della nostra vita.

Indubbiamente osservare un cielo stellato è emozionante, pensare che le stelle ci comunichino qualcosa è intrigante e quanto afferma Nicoletta affascina: leggere le stelle può aiutare a comprendere se stessi. “L’astrologia dà informazioni in più: con l’astrologia non ci si annoia!”. Scatta la mia parte razionale, penso al libero arbitrio, alle combinazioni, alla casualità e alla causalità e soprattutto, a quanto le mie intenzioni possano cambiare situazioni a me non congeniali, se è già tutto scritto. Le espongo le mie riflessione e lei risponde con estrema calma, come se fossi un’allieva. Sarà un caso che, oltre a fare la consulente, sia anche insegnante di astrologia? “Cercare risposte sul futuro serve a capire quali siano i momenti, più o meno propizi, per esempio, per prendere delle decisioni. L’astrologia fa vedere luce e ombre. Ciò che è importante è non cadere nella parte in ombra”.

Osservo l’ametista sulla sua scrivania e lei anticipa la mia domanda: “L’ametista attiva il canale dell’intuizione”. Attivo quel canale, chiedendole chi sia stato o stata la sua prima cliente, anche se credo di aver già intuito la sua risposta: “Me stessa! Studiare l’astrologia mi ha dato l’opportunità di conoscere le mie zone d’ombra e quelle delle persone che mi sono vicine ed essere loro d’aiuto”. Parto dal presupposto che ognuno di noi sia su questa terra per una missione e butto lì la domanda su cosa si provi a predire il futuro alle persone: “La carta del cielo è uno strumento di aiuto – risponde –. Mi piace esserlo per gli altri. Pensa: da bambina, per carnevale ero una fatina, vestito celeste cappello e bacchetta. Gli astri sono il collegamento con il divino, e l’astrologia è anche questo. Io pratico quella evolutiva, ma esiste anche quella deterministica”.

Ero completamente ignara che esistessero due modi di vedere l’astrologia: evolutiva e deterministica. Potrei stare qui a parlare altre due ore , guardando, davanti a me, un sole e una luna particolarmente attraenti nella loro forma in cartapesta, e continuare questo viaggio fra le stelle in compagnia di Nicoletta, ma so che il nostro incontro sta giungendo al termine e quindi chiedo quale sia la differenza fra questi due tipi di astrologia: “L’evolutiva mi piace, la sento più mia: è capire che tutto ciò che stai vivendo ha un significato, che l’universo ci sta comunicando qualcosa. Comprendere questo è il primo passo, ed è già un’evoluzione. La deterministica mi irrigidisce, non esiste il libero arbitrio, sono visioni dogmatiche e guarda caso: rigide”.

Fortunato colui che nasce sotto una buona stella. Non posso pensare che esistano stelle buone e stelle non buone. “Ogni stella è luminosa – aggiunge Nicoletta – però, è una favola, pensare che tutte le cose debbano essere belle e armoniose. Ci sono carte del cielo che rappresentano una vita con più ostacoli, altre con posizioni planetarie meno complesse. Non esistono persone sfigate o meno sfigate, non è quello che ci accade, ma è come noi reagiamo a quanto ci accade”.

Eh beh, però ci sta che uno abbia la luna storta: “Vuol dire che ha un passaggio planetario contro la luna: non è armonico, è disarmonico – conclude Nicoletta –. La luna è molto importante: è il nostro passato legato all’infanzia e alla famiglia di appartenenza, rappresenta il femminile, il legame fra madre e figli. Anche il femminile è fatto di aspetti di luce e di ombra. È la parte umana”.

Esco, nella notte delle stelle cadenti, e alzo gli occhi al cielo. Non so cosa mi riservi il futuro, però, stasera, le stelle sono più luminose del solito.