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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

“Questi due anni mi hanno cambiato: ho ritrovato l’insicurezza che avevo da bambino…”

DiDiari Toscani

Mag 2, 2022

Anonimo istituto alberghiero G. Minuto di Carrara

Sono un adolescente di 15 anni: per me, il primo mese di pandemia non è iniziato molto bene perché la settimana prima mio nonno è morto, per cui, il primo mese, alla pandemia non ho neanche pensato. Ho avuto un vuoto che non riuscivo a chiudere con nulla, né con il cibo, né con i videogiochi, un vuoto che mi faceva pensare a tutte le cose che avrei potuto fare con la persona che mi mancava. Strano: non ho mai parlato della morte di mio nonno ed ora sono qui ad aprirmi con questo foglio e questa penna. La pandemia non è stata troppo dura. Sì certe volte mi mancava l’aria, però a quello ci si abitua. Il secondo mese di lockdown è stato molto impegnativo, perché quell’anno ero in terza media e dovevo fare la tesina per l’esame e poi la scuola era entrata in dad, cosa sconosciuta quasi a tutti. Le mie giornate tipo erano: sveglia alle sette, se possibile, ma con il rinvio delle sveglie, finivo per svegliarmi sempre alle otto. Poi dad fino a mezzogiorno. Poi il pranzo che di solito cucinavo io, cosa molto positiva che mi fatto garbare di più cucinare. Nel pomeriggio i compiti, quando era possibile, perché con la dad c’era da spararsi, un po’ di tesina, con la quale cosa mi sono molto acculturato e dopo la cena. A letto ci andavo solitamente verso le due di notte. Maggio è stato un mese tranquillo: ho ricominciato ad uscire qualche volta nel boschetto accanto a casa mia. La cosa che mi ha salvato di più è stata la bici: stavo giornate intere a girare per il comune. Giugno è stato un mese molto bello: l’esame di terza media è andato moto bene, infatti sono uscito con la sufficienza. Dopo la fine del primo lockdown c’è stato il mare e divertimento. Ma quando è ricominciata la scuola, alle superiori siamo stati per quasi due mesi rinchiusi di nuovo, e anche se non era troppo pesante come il lockdown di febbraio. Io non ho avuto quasi nessun parente che ha preso il covid e devo dire che non l’ho vissuto mai sulla mia pelle. Del 2021 ricordo solo 2021 l’estate e il non pensare a niente e divertirsi.

Ed oggi siamo qua: maggio 2022 a non usare quasi più la mascherina e quasi alla fine dell’anno scolastico. Questi due anni mi hanno cambiato: ho ritrovato l’insicurezza che avevo da bambino, l’ansia, il mal di testa, i litigi e tante altre cose sia belle che brutte, ma se oggi sono qua è perché nella vita si cambia e si sperimenta sempre cose nuove. Si scopre la morte: e forse quella ti fa capire che c’è solo una vita e che bisogna viverla al meglio. Quindi buona vita e buon divertimento.