Il regista apuano Fabrizio Ferrante è stato protagonista di una serata di grande impatto sociale al Teatro Cinema San Martino di Noceto, in provincia di Parma, dove ha presentato il suo cortometraggio “A Sud di Nessun Nord – La nazionalità è un evento puramente casuale”. L’opera, già apprezzata per la sua sensibilità e profondità narrativa, è stata realizzata con la collaborazione di giovani accolti presso il centro della .Fondazione Migrantes e Casa Betania a Massa, e per questa speciale occasione è stata portata dalla Toscana a Parma per offrire uno spunto di riflessione sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. Il cortometraggio rappresenta un intenso viaggio nelle vite di minori non accompagnati che, attraverso difficoltà e speranze, cercano di costruire un futuro in una terra nuova. Ferrante ha lavorato con attenzione e rispetto per raccontare le loro storie, scegliendo di non mostrare i loro volti per proteggerne la privacy e garantire che l’attenzione fosse rivolta alla narrazione e non alla spettacolarizzazione. “Volevo restituire dignità a chi troppo spesso non ha voce,” ha dichiarato il regista, che ha partecipato attivamente al dibattito successivo alla proiezione, condividendo con il pubblico le difficoltà e le emozioni legate alla realizzazione del progetto. Il cortometraggio, scritto in collaborazione con il poeta massese Maurizio Bonugli e la giornalista e scrittrice Selenia Erye, si avvale della toccante voce narrante dell’attore Gabriele Bonafoni e ha trovato il sostegno della Fondazione Migrantes e di Casa Betania. La scelta di Parma per questa proiezione speciale non è casuale: l’idea nacque proprio a parma, dopo la premiazione del Ferrante col premio speciale all’ international music film festival di Parma OperArt, e la città si è confermata un fertile terreno di discussione sui temi dell’inclusione e dell’integrazione, unendo realtà locali e storie provenienti dalla Toscana in un confronto arricchente. Il dibattito, moderato da Erika Ferrari, Premio San Martino 2024, ha coinvolto personalità del mondo istituzionale, imprenditoriale e associativo. Tra gli interventi più significativi si sono distinti quelli di Anna Baiguera, che ha illustrato il progetto Aula 162 dell’associazione NEXT – NetWorking for Inclusion, e di Ba Abdou, mediatore culturale del CIAC – Centro Immigrazione Asilo Cooperazione Internazionale, che ha portato testimonianze del lavoro decennale dell’ente nella provincia di Parma. Ferrante ha voluto sottolineare l’importanza di portare questa esperienza fuori dalla sua terra di origine, per creare ponti tra realtà diverse e incoraggiare il dialogo. A chiusura dibattito la testimonianza di tre giovani protagonisti del film – Siaka, Sekou Keita e Sory – che hanno emozionato i presenti con i loro racconti diretti. Nel corso della serata, personalità come Francesca Passeri, presidente di Donna Impresa Confartigianato, Paola Gallina Ceo di APA Antincendi e Paola Pomi, amministratore delegato di SinfoONE e sponsor dell’evento, hanno arricchito il dibattito con riflessioni sull’importanza dell’integrazione anche nel mondo imprenditoriale.La serata si è conclusa con un ringraziamento speciale rivolto ai volontari del Teatro Cinema San Martino, coordinati da Rossana Fumarola di Onda Creativa che ha curato tutta l’organizzazione dell’evento. Fabrizio Ferrante ha lasciato il pubblico con un messaggio potente: “il cinema può e deve essere uno strumento di riflessione e cambiamento sociale, capace di unire territori e persone attraverso storie universali che parlano al cuore e alla coscienza”.