foto di Silvia Meacci

Vista privilegiata su Firenze, Piazzale Michelangelo è meta irrinunciabile per turisti e fiorentini, ampio spazio per eventi culturali e sportivi, palcoscenico per tramonti mozzafiato. L’occhio spazia da Forte Belvedere, indugia su chiese e campanili, sull’Arno, sui ponti, sulla coloratissima silhouette della ruota panoramica, fino alle colline di Fiesole e Settignano.

Su tutto trionfa maestosa la cupola del Brunelleschi. La si intravvede già mentre si arriva al piazzale lungo la via panoramica. “Accelero freno riparto. Mi inerpico per il Viale dei Colli. Sfreccio tra ville e cipressi. Tutto è preludio di lei che prima o poi, lo so, sbucherà, formosa, altera. Dopo curve, fronde, alberi, mi sporgo, la vedo. Una coppa rovesciata di magnifico splendore, conferma di bello, di orgoglio. Ci sovrasta in certezza, ci rassicura con la sua presenza. ‘Erta sopra e’ cieli’. La più grande volta in muratura del mondo”. [ Da “Cartoline da Firenze ].

Provo a immaginare l’atmosfera di quando dal piazzale transitava la tranvia del Chianti che univa Greve e San Casciano a Firenze. Fu voluta da Emanuele Orazio Fenzi e da Sidney Sonnino. Era una linea tranviaria a vapore inaugurata nel 1890, con capolinea in Piazza Beccaria. Trasportava mercanzie, operai, bestiame e rimase attiva per ben 45 anni. Fu al centro tuttavia di tante polemiche perché il convoglio con i suoi passeggeri andava a disturbare l’eleganza del Piazzale e dei viali dei Colli, punteggiati da eleganti ville di famiglie prominenti. Negli anni furono proposte deviazioni e alternative di percorso, finché nel 1935 la linea non fu soppressa.

Oggigiorno i turisti vi arrivano in autobus, in taxi oppure a piedi già dalla prima mattina e soprattutto nel tardo pomeriggio. Spesso si inerpicano per le stradine in salita o per le rampe del Poggi, con birra, vino e pizze, per ammirare il tramonto che ogni sera va in scena. Come in un rito collettivo, affacciati alle balaustre o sulla scalinata prospiciente la città, attendono, bevono, scattano foto. L’atmosfera è avvolgente anche grazie a musicisti e artisti di strada che si esibiscono per i numerosi spettatori. Per completare la serata, molti approfittano del ristorante situato nella loggia neoclassica che inizialmente era stata concepita come museo per ospitare le opere di Michelangelo. Progetto mai concretizzatosi.

L’ideazione della loggia e del Piazzale stesso, su disegno dell’architetto Giuseppe Poggi, risale al 1869, quando Firenze, da quell’anno capitale d’Italia, operò dei lavori di riqualificazione che portarono anche alla costruzione dei lungarni e dei viali di circonvallazione. Al centro del grande belvedere si erge il David di Michelangelo, considerato nell’arte, universale ideale di bellezza maschile.

Si tratta di una copia in bronzo posta su un basamento a scalini arricchito dalle quattro allegorie delle Cappelle Medicee, anche in bronzo. Il gruppo scultoreo fu trasportato fin lassù da nove paia di buoi nel giugno del 1873 e da allora viene ammirato da milioni e milioni di turisti.


