Grande successo romano per la coppia di cineasti apuani Selenia Erye e Fabrizio Ferrante, che con il loro cortometraggio “La storia di Anto” hanno vinto il primo premio nel Concorso Nazionale CSAIn, Centri Sportivi Aziendali e industriali, ente riconosciuto dal Coni, di cinematografia sportiva Ventiperventitre, uno dei concorsi più importanti tra quelli dedicati allo sport, dell’intero panorama nazionale. La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 16 febbraio a Roma e a premiare la coppia di autori apuani è stato il giornalista sportivo Giacomo Crosa. “La storia di Anto” è il primo cortometraggio interamente autoprodotto dalla coppia: Selenia Erye è l’autrice del soggetto e Fabrizio Ferrante il regista del film. Un lavoro di squadra perfetto – favorito dal fatto che i due artisti sono anche una coppia nella vita – nel quale entrambi hanno dato il meglio delle loro abilità: Ferrante ha un lungo passato da cameraman e regista in importanti produzioni televisive, la Erye è un’affermata scrittrice e giornalista. La sceneggiatura accurata e le sapienti riprese hanno permesso alla storia di Antonella Binetti, schermitrice paralimpica, di prendere vita, tanto da meritarsi una standing ovation del pubblico.

“Il progetto “La storia di Anto” – ha spiegato Selenia Erye – è nato dal desiderio di rendere nota la storia di Antonella Binetti, una donna che è stata in grado di trarre il meglio da una situazione difficilissima: a causa di cura sbagliata ha progressivamente perduto la vista. Antonella può essere considerata un’eroina contemporanea, un esempio di perseveranza e di forza : sicuramente per lei nulla è semplice, ma con il suo carattere, con la sua innata capacità di affrontare la vita, senza farsi atterrire da questa è stata ed è in grado di superare molti ostacoli. “Anto” oggi è diventata un’atleta paralimpica, si allena due volte a settimana, si occupa di suo figlio Alessandro e di suo marito. Una storia di coraggio e di amicizia, di altruismo e di incontri non casuali. La sua è sicuramente una storia da raccontare e da diffondere, perchè la cecità parziale non l’ha fermata. Lei era una donna alla quale non mancava nulla: aveva amore, lavoro, sicurezza. Improvvisamente la sua quotidianità è stata stravolta e come l’acqua ha dovuto cambiare il suo fluire. Ho conosciuto Antonella per caso, ma io sono convinta che nulla accada mai per caso e che siamo tutti legati da fili invisibili”.
Molto emozionata per la vittoria nel concorso, Selenia Erye, ha dichiarato, dopo la proclamazione dei vincitori: “Esserci aggiudicati il primo premio mi ha fatto provare emozioni uniche: sono rimasta incredula in un primo momento e in seguito ho assaporato la sensazione di felicità che mi ha pervaso. Ho creduto moltissimo in questa storia, sin dal primo momento in cui ho parlato con Antonella ed ho conosciuto il suo dolore. Sono strafelice anche per Antonella, persona per cui ho una stima grandissima, perché si merita il meglio, ed è giusto che la sua storia abbia riscosso tanto apprezzamento.”.
“Questo premio – ha detto Fabrizio Ferrante – rappresenta per me e per l’intero team di produzione non solo un onore, ma anche la conferma del nostro impegno e della passione che abbiamo dedicato a questo progetto. Creare “La storia di Anto” è stato un viaggio emozionante, con il quale, io e Selenia”, abbiamo cercato di trasmettere emozioni autentiche e di raccontare una storia che rendesse l’esperienza coinvolgente a livello emotivo. Per questo, ringrazio Antonella che ha abbracciato il suo personaggio con passione, donando autenticità e vulnerabilità all’interpretazione. Questa autenticità è stata fondamentale per trasmettere l’emozione richiesta dalla storia. La collaborazione delle diverse figure professionali hanno fatto in modo che l’intera opera prendesse vita e che toccasse vertici importanti. La vittoria del cortometraggio ha donato anche a loro orgoglio e voglia di continuare nel loro intento. Un messaggio prioritario è quello di non smettere mai di sognare. Il premio è un riconoscimento del nostro impegno e della nostra dedizione. Siamo motivati a continuare a raccontare storie, a esplorare nuovi orizzonti e a crescere come artisti. Siamo grati per questa opportunità e pronti per nuove sfide”.
“Le idee ed i progetti non ci mancano – ha aggiunto Selenia Erye – sono sempre attenta a ciò che mi circonda e mi entusiasmano le storie che ascolto. A brevissimo inizieremo a girare un altro docufilm, ho letto la storia e parlato con il protagonista. Dobbiamo aggiustare alcune cose e siamo pronti, non vedo l’ora. Questa storia è arrivata dritta al cuore della giuria, perché Antonella si è messa a nudo realmente senza dietrologie o timori. E poi Fabrizio ha davvero fatto un ottimo lavoro: era come se mi avesse letto nella mente. La sua esperienza lavorativa e la sua innata dote hanno reso tutto questo possibile”.

Ferrante e Erye hanno anche espresso la speranza di poter presentare il docufilm “La storia di Anto” anche nella provincia di Massa e Carrara, loro terra d’origine. Il cortometraggio, per ora, è stato presentato una sola volta a Lucca nella sede della palestra per scherma in cui si allena Antonella Binetti. La vittoria del docufilm ha emozionato anche l’allenatore della Binetti, Roberto Tarfano rappresentante del Club scherma Lucca TBB: “Per me e il Club scherma Tbb – ha dichiarato – significa coronare un progetto che portiamo avanti da diciotto anni di inclusione totale tra sport sotto tutte le sue sfaccettature e disabilità”. Presente alla cerimonia di premiazione anche Chiara Danesi presidente della C.S.A In Pisa. Infine la protagonista del cortometraggio, Antonella Binetti ha accolto la notizia della vittoria, citando un verso della canzone “Che fantastica storia è la vita” di Antonello Venditti: “E quando penso che sia finita, e proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita”.
Ecco tutti i dati del cortometraggio.
Durata: 6 minuti 26 secondi
Produzione: Wilsson Media Production – 2023
Regia: Fabrizio Ferrante
Scritto da: Selenia Erye
Voce Narrante: Micol Mosti
Musica: Zakhar Valaha from Pixabay
Protagonisti: Antonella Binetti, Alessandro Cafagna Binetti, Massimiliano Cafagna, Roberto Tarfano, Stefano Gori
Si ringrazia: Sotto Gamba Game, Unione Ciechi di Lucca, Asd Club Scherma di Lucca TBB
Concorso Nazionale Csain di Cinematografia sportiva Ventiperventitre, il tema era “Amici di sport” storie di socializzazione e inclusione. Primi classificati nella categoria “diversamente abili” per il Club Scherma di Lucca con “La storia di Anto”.