Ci sono tre nuove macchine “divora plastica” a Firenze: davanti alla stazione di Santa Maria Novella, alla Fortezza da Basso e ai giardini a Campo di Marte. Firenze continua ad attuare buone pratiche mirate alla salvaguardia dell’ambiente. Oltre alla raccolta di oli esausti, alle colonnine per ricaricare le auto elettriche, ai fontanelli che distribuiscono gratuitamente acqua naturale o gassata e alla vendita delle bottiglie in vetro, ecco gli ecocompattatori, questo il nome tecnico, inaugurati dall’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, che permettono di fare una raccolta differenziata di migliore qualità, con minore dispendio di energia elettrica, fatica e lavoro. Non sono i primi ecocompattatori dislocati in città: ce ne erano già tre nei centri commerciali Coop di Gavinana, Ponte a Greve e via Carlo del Prete. Una bella iniziativa che riesce a coinvolgere i cittadini, li rende protagonisti nel riciclo e offre loro anche una premialità, vale a dire punti o centesimi per la spesa, nel caso dei clienti Coop.
Ma a cosa serve un ecocompattatore? Riduce le bottiglie di PET in cubetti pronti per essere riciclati. La macchina compattante “accoglie” solo bottiglie con etichetta che abbiano contenuto liquidi di uso alimentare, acqua, bibite, latte e olio, legge il codice a barre con un sensore per riconoscerne il materiale. Solo allora si attiva, fa entrare la bottiglia in un canale e la pressa. All’interno della macchina c’è un cassone che viene periodicamente svuotato. Le bottiglie compattate sono portate nell’impianto per essere lavate e riciclate in un processo rigenerativo “bottle to bottle“. Si tratta di un’iniziativa che si inserisce in un programma più globale dettato da una direttiva europea volta alla riduzione della plastica monouso. Primo traguardo da raggiungere dagli stati membri europei per il 2025: raccogliere il 77 per cento del PET messo a consumo.
“Vogliamo diffondere sempre più l’uso di questo strumento perché permette una migliore raccolta differenziata e più facilità di recupero della materia – ha dichiarato l’assessore Giorgio – I numeri delle sperimentazioni fatte sono ottimi: alla Coop di Ponte a Greve, per esempio, vengono portate circa 108 mila bottiglie al mese, a Gavinana 45 mila, in via Carlo del Prete quasi 40 mila. Significa che i cittadini apprezzano questo nuovo strumento e che hanno capito l’importanza di ridurre i rifiuti e riciclarli correttamente. Anche le ricadute in termini ambientali sono notevoli: si stima che complessivamente in media si sono risparmiati oltre 17 tonnellate di CO2 al mese. Vogliamo inserire gli ecocompattatori nel percorso di ‘Firenze città circolare’ e arrivare a premiare tutti coloro che hanno adottato comportamenti virtuosi sui rifiuti, così da incentivare ulteriormente la raccolta differenziata. Nostro obiettivo, a regime, è quello di raggiungere almeno 400 mila bottiglie al mese nei sei ecocompattatori finora installati. In Italia ogni anno consumiamo nove miliardi di bottiglie di plastica e questa è responsabile dell’80 per cento dell’inquinamento dei mari. Una singola bottiglia abbandonata nell’ambiente si degrada in 450 anni. Per questo è così importante lavorare al suo corretto riciclo e perché i rifiuti diventino una risorsa. Per raggiungere questo scopo la collaborazione tra istituzioni e cittadini è fondamentale”. Nei prossimi mesi saranno installati altri due ecocompattatori, uno in piazza all’Isolotto e uno al Parco di San Donato.