Lo scorso anno, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, gli alunni della scuola media Leopardi di Avenza aveva realizzato e installato nel portico della scuola una panchina rossa. Quest’anno, sotto la guida delle insegnanti Sara Ceccarelli e Sara Pierotti, che da un anno portano avanti il progetto “Un anno di eventi”, nel quale sono stati compresi due momenti dedicati alla lotta contro la violenza di genere, i ragazzi hanno realizzato un’installazione, che è stata assemblata nel corso del flash mob che si è tenuto nel cortile antistante la scuola, venerdì 24 novembre. La scultura, costituita da un disegno riportato sulle facce di alcuni scatoloni di cartone, ha ricomposto una grande scarpa rossa e nei lati opposti alla figura, ha mostrato scritte contro la violenza sulle donne e una dedica a Giulia Cecchetin, la giovane recentemente uccisa dall’ex fidanzato in Veneto. “Il progetto ‘Un anno di eventi’ – ha spiegato la professoressa Sara Ceccarelli – comprende alcune date che abbiamo ritenuto significative insieme ai ragazzi, fra le quali, due, sono dedicate alle donne e ai diritti delle donne e sono il 25 di novembre e l’8 marzo”. “I ragazzi hanno creato questa installazione – ha spiegato la professoressa Sara Pierotti – partendo dall’idea del simbolo del 15 novembre che è la scarpa rossa. L’opera è stata allestita all’esterno degli spazi scolastici in modo che possa entrare in dialogo anche con il territorio e con tutto quello che c’è intorno ala scuola. Lo scopo è di ricucire il contatto con tutti quelli che ruotano intorno alla scuola. Gli ultimi fatti di cronaca sono stati particolarmente sentiti dai ragazzi che hanno lavorato al progetto della scarpa. L’installazione resterà nel piazzale per la mattinata del 24, poi sarà spostata sotto il portico della scuola in modo che sia visibile sia agli studenti, sia per i passanti nel giorno del 25 novembre”.
“L’installazione è bifronte – ha aggiunto la professoressa Ceccarelli – ed è arricchita da scritte che abbiamo scelto con i ragazzi, specie a seguito della tragedia di Giulia. Lo scopo è quello di sollecitare in tutti una riflessione”.
Il progetto è stato realizzato da tutti gli alunni della scuola media Leopardi che si sono alternati in piccoli gruppi per completare il lavoro. Al flash mob erano presenti, oltre ad alcune insegnanti dell’istituto comprensivo, anche Cataldo Scavuzzo, presidente del PUR Progetto Uomini Responsabili, Simona Raimondi, operatrice esperta del Centro Antiviolenza del comune di Carrara e Michela Mosti operatrice del Centro Antiviolenza del comune di Carrara.