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Diari Toscani

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Untrue Unreal: la suggestiva mostra di Anish Kapoor a Firenze

DiSilvia Meacci

Ott 20, 2023

foto di Silvia Meacci

Installazioni imponenti, specchi, illusioni ottiche e sculture viscerali: in un allestimento inusuale dal titolo “Untrue Unreal”, Firenze ospita a Palazzo Strozzi le opere di Anish Kapoor, l’artista indiano le cui geniali creazioni sono esposte in tutto il mondo: dal Museum of Modern Art di New York, alla Tate di Londra, ai Musei Guggenheim di Venezia, Bilbao e Abu Dhabi e alla Fondazione Prada di Milano.

Le  installazioni  di Kapoor spiccano per il colore rosso, carnoso e sanguigno, ma anche per le tinte primarie come il blu, simbolo del sublime e del trascendentale. Forme di pigmento giallo e rosso che emergono dal pavimento, elementi futuribili, come provenienti da altre dimensioni, tuttavia molto materiali e presenti. Una sfida alla concretezza terrena in tensione tra l’irreale e l’inverosimile. L’artista allude alla vita e al cosmo, gioca con l’inganno e induce all’immaginazione, utilizza gli specchi, le forme, cave e concave, stimolando il pubblico spiazzato ad interagire con le sue opere e cercare nuovi punti di vista, per capire e valutare i sorprendenti effetti ottici.

Ad accogliere i visitatori è “Svayambhu“, un’opera che ha forte impatto emotivo: un blocco enorme di cera, colorata di rosso con vernice ad olio, che scorre avanti e indietro tra due sale del palazzo con un movimento impercettibile ma inevitabile, su delle rotaie lunghe venti metri. La cera, malleabile, è plasmata e si sfarina nel passare dalla porta comunicante, lasciando materiale inerte ammucchiato ai lati. L’insieme evoca il sangue, la carne, la morte, le stragi, ma anche la nascita.  Già ai primi anni 2000 Kapoor ha sperimentato con la cera, dando vita a delle produzioni che lui stesso cataloga come il suo “periodo sangue”. Tra queste ricordiamo  l’opera “A Blackish Fluid Excavation“, “Scavo con fluido nerastro” che rappresenta un grande incavo uterino contorto, ma anche  “Tongue Memory”, a rappresentare un groviglio di fibre e tessuti sanguigni. Di un rosso vivido è altresì la colonna gigantesca, “Endless Column”, realizzata con tecnica mista, che sembra spuntare dal pavimento e sfondare il soffitto. È costante la tensione tra solidi elementi terreni e il “non percepito”, a cui si anela. In fase di allestimento lo spazio espositivo, il magnifico palazzo rinascimentale fiorentino, è risultato oltremodo geometrico e regolare per l’artista che ha ritenuto opportuno creare un percorso inusuale e non consecutivo delle sale. “Troppo ordine distrugge il modo in cui l’opera può interagire con lo spettatore”, ha detto Anish Kapoor.

“Untrue Unreal”

A cura di Arturo Galansino

Dal 7 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024

Palazzo Strozzi