Il marmo di Carrara, il lavoro alle cave, il successo e le difficoltà connesse a una realtà dalla storia millenaria, le trasformazioni dell’evoluzione tecnologica, le immense potenzialità ancora inesplorate di un sito unico e i moltissimi aspetti culturali da esso derivati sono stati al centro di un interessante convegno che si è tenuto a Roma, nella Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, dove ha sede la Biblioteca del Senato della Repubblica, venerdì 12 maggio. L’evento, fortemente voluto dalla senatrice Susanna Donatella Campione, su proposta dell’associazione veronese Donne del marmo e con la collaborazione di Massimiliano Manuel, consigliere comunale carrarese, ha portato, letteralmente, in Senato un pezzo di Carrara, grazie ai contributi della dottoressa Laura Barreca, direttrice del MudaC, di Paolo Borghini, imprenditore titolare di Calacata Borghini e dell’architetto Paolo Camaiora e grazie alle immagini del passato e presente delle cave fornite dall’Archivio Fotografico Michelino di Carrara. Tra i relatori c’erano anche Carla Zusi, vicepresidente dell’associazione Donne del Marmo, il geologo Pietro Primavori e il capogruppo FdI Regione Toscana, Francesco Torselli. Davanti a una sala gremita di pubblico che ha seguito con interesse i vari interventi, la senatrice Campione ha presentato i relatori e confermato l’intenzione di fare, a breve, una visita a Carrara e di ampliare la conoscenza del mondo del marmo con ulteriori approfondimenti. Laura Barreca ha illustrato il progetto di rinnovamento da lei diretto del museo MudaC, Paolo Borghini ha portato testimonianze dirette, non solo della fama e del successo del prodotto marmo nel mondo, ma anche della realtà contemporanea del lavoro in cava. L’architetto Camaiora ha spiegato il valore tecnico del marmo e della pietra naturale in genere, rispetto alla ceramica, prodotto sempre più in concorrenza nell’edilizia e in architettura, sottolineando il minor impatto ecologico nella produzione del marmo rispetto a quella della ceramica. Il professor Primavori ha messo in evidenza la reale entità dell’escavazione del marmo nei confronti dell’ambiente rispetto alla produzione di altri prodotti minerari, come l’oro o il litio, ecologicamente ben più devastanti, Carla Zusi, ha ripercorso il cammino fatto dall’associazione, fondata a Verona nel 2006, con l’obiettivo di unire tutte le donne che lavorano nel settore del marmo e delle tecnologie ad esso connesse. Infine il consigliere regionale Torselli ha rimarcato come, della realtà del marmo di Carrara, abbia sempre sentito parlare troppo poco nei consigli regionali. Anche da parte sua è arrivata la promessa di tenere maggiormente l’attenzione sul marmo, che, come lui stesso ha ricordato, viene, in genere definito, dal punto di vista politico, un problema, ma che è anche, e soprattutto, un’immensa risorsa.
In conclusione, la senatrice Campione, ha voluto complimentarsi con Francesco Begali, titolare sello Studio Fotografico Michelino, presente al convegno, per il valore storico delle immagini mostrate.