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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

La Via dei cavatori, dal monte D’Arma a Sorgnano

DiVinicia Tesconi

Mag 6, 2022

Si chiama monte D’Arma o monte D’Arme, ma in realtà è una modesta collina, solo 305 metri d’altezza, che separa la vallata in cui si trova il paese di Gragnana da quello di Torano, entrambi nel comune di Carrara. L’aspetto, tuttavia, di costone roccioso è quello che, probabilmente, gli ha valso l’appellativo di monte, sebbene sia un rilievo in buona parte terrazzato e coltivato dal quale si ha una vista panoramica che spazia dal centro storico di Carrara fino al mare e sui più suggestivi bacini marmiferi apuani. Il percorso è indicato come Via dei cavatori o Sentiero dei cavatori, ma Carrara, capitale del marmo e delle cave, è piena di percorsi indicati con questo nome, ovviamente. Si tratta, in tutti i casi, dei percorsi storicamente fatti dai cavatori per raggiungere il luogo di lavoro. Il sentiero che dal monte D’Arma arriva a Gragnana e poi a Sorgnano è lungo circa quattro chilometri e, pur mantenendosi quasi sempre lungo il crinale della collina, non diventa mai particolarmente impegnativo. Il percorso crea un anello e ha diversi punti di partenza, sebbene la cartellonistica lo indichi come partente dalla zona San Rocco, su viale Potrignano, alla periferia di Carrara. La prima parte del sentiero indicato col numero 193 dal Cai, è una mulattiera piuttosto stretta che si snoda in mezzo a una rigogliosa vegetazione. Il sentiero parte dall’Oratorio San Rocco che è ciò che rimane di una chiesa dedicata al santo da parte della Compagnia dei fratelli di San Rocco, che venne distrutta nel 1835. Salendo, si incontrano le piane terrazzate, spesso coltivate ad ulivi e una profusione di arbusti e fiori come anemoni, narcisi, mirto, elicriso, ruta ed erica. Sulla cima del monte D’Arma c’è un agglomerato di case e poco distante un piccolo bosco di pini. Nella parte che va verso il paese di Sorgnano compaiono frequenti recinti di pietra ed anche qualche arbusto di agrifoglio. Si supera un piccolo ponte su un ruscello scosceso e si entra nel paese di Sorgano dal lato monti, seguendo lo stesso percorso fatto dai soldati dell’esercito alleato quando arrivarono a Carrara per liberarla nel 1945. Da Sorgnano si scende lungo un sentiero quasi in linea retta e abbastanza ripido che congiunge il paese con la villa Fabbricotti della Padula, da dove si continua a scendere fino a ricongiungersi con viale Potrignano e il punto da cui parte il sentiero.

Il monte non è eccessivamente scosceso e quindi il sentiero non presenta punti particolarmente pericolosi. Solo in un breve tratto (circa 15 metri), a circa un chilometro dal paese di Gragnana, il sentiero costeggia un punto un po’ più ripido ed occorre porre più attenzione rispetto al resto del percorso.

© Foto e percorso di Cristina Maioglio