Sono molte le piazze ed anche i giardini pubblici in Italia dedicati ai donatori di sangue perché fondamentale è il loro contributo per la salvezza di vite umane. Anche a Massa esiste, se pur poco conosciuta, una piazza Donatori di sangue che si trova in località Zecca vicino allo sgambatoio per i cani e che è usata come parcheggio. La piazza massese ha anche un monumento dedicato ai donatori che versa in condizioni disastrose: “Non si può vedere una cosa così – ha detto il professor Aladino Landi, del bar L’Incontro che si trova in via Meucci, vicino alla piazza – . Non ci vuole molto per risistemare questo monumento e conferirgli la dignità e il rispetto che merita. Pensi che, quando si è insediata l’attuale amministrazione, ho proposto all’associazione L’incontro di prenderlo in gestione per averne cura. Io avevo trovato anche l’azienda che mi avrebbe dato il pezzo di cordolo di marmo che manca, ma, poi, non ho ricevuto alcuna risposta. E adesso tutto è in abbandono. Si parla spesso di emergenza sangue e qui si dimentica questo monumento che potrebbe e dovrebbe essere un simbolo importante. Un recupero in questo particolare momento di bisogno potrebbe essere l’occasione per dare un segnale ai giovani, sensibilizzandoli all’importanza del dono del sangue”.
“Da una parte c’è l’abbandono da parte delle istituzioni – ha continuato il professor Landi – e dall’altra c’è l’inciviltà di tante persone”: il monumento si trova al centro di un’aiuola riarsa, con quattro arbusti laterali, secchi, che dovrebbero essere palme decorative. Erbacce crescono qua e là, e sono presenti deiezioni dei cani. Alcuni marmi del monumento sono spaccati e divelti e non esiste più nemmeno la targa che era affissa sulla stele. Sulla piccola targa posta ai piedi di uno scalino c’è scritto “Monumento realizzato dal comune di Massa con la collaborazione di Avis Massa e Campolonghi Italia” senza alcuna data di riferimento. Secondo quanto riferisce il professor Landi tutta la zona circostante il monumento ai donatori di sangue sarebbe in sofferenza: “Via Benedetto Croce sembra l’autodromo di Monza: le auto vanno a una velocità eccessiva e quasi ogni giorno si verificano incidenti. Attraversare la strada è veramente pericoloso. Vanno trovate soluzioni, prima che accadano eventi irrecuperabili. Soprattutto le moto sfrecciano a gran velocità, a tutte le ore del giorno e anche la notte”.
Anche l’associazione Insieme è stata sollecitata da alcuni residenti: “Si verificano troppi incidenti in quella zona – ha fatto notare il presidente, Daniele Tarantino – soprattutto in prossimità dell’incrocio, dietro il tribunale. I marciapiedi sono davvero in pessime condizioni. Mi unisco al professor Landi per sollecitare un intervento di ripristino del monumento ai donatori, necessario soprattutto in questo periodo per sensibilizzare al dono del sangue”.