Le ciglia finte sono un oggetto misterioso che promette sguardi da cerbiatta e che finisce troppo spesso per trasformarsi in un film horror fatto di colla, lacrime e disperazione. Eppure, metterle non è difficile: basta, appunto, non fare così.

Errore numero uno: pensare che “una misura va bene per tutte”: No, le ciglia finte non sono taglia unica. Quasi sempre sono troppo lunghe per l’occhio medio. Se non volete sembrare pronte per un carnevale veneziano, misuratele e tagliatele. Basta appoggiarle sulla palpebra (senza colla!) e accorciarle partendo dal lato esterno. Un paio di forbicine e via: ciglia su misura.
Errore numero due: mettere la colla e attaccarle subito: La colla non è una sfida a chi appiccica più in fretta. Se la mettete e incollate subito, le ciglia scivolano via come spaghetti sul piatto. Aspettate 30 secondi dopo aver messo la colla: deve diventare appiccicosa, non liquida. Poi applicate con calma, guardando verso il basso, non dritto allo specchio.
Errore numero tre: applicarle dove capita: La rima cigliare non è un concetto filosofico, è un punto preciso. Le ciglia finte vanno il più vicino possibile alle vostre ciglia naturali, senza lasciare spazi vuoti o buchi cosmici. Usate una pinzetta o, se siete coraggiose, le dita. Premete delicatamente lungo tutta la linea.

Errore numero quattro: dimenticare il mascara (o metterne troppo): Il mascara serve a fondere le ciglia naturali con quelle finte. Una sola passata, leggera, basta. Non trasformatele in una crosta: il “look ragno” non è tornato di moda.
Errore numero cinque: dormire con le ciglia finte: No, non “reggono fino a domani”. Vi sveglierete con mezza ciglia sul cuscino e l’altra sulla guancia. Toglierle è semplice: un po’ di struccante bifasico, tirate piano e… fine della storia.
Se le ciglia finte vi sembrano ancora troppo impegnative, provate con i ciuffetti: sono più discreti, personalizzabili e perfetti per un effetto “wow ma naturale”. In conclusione, le ciglia finte non sono nemiche: basta non farle diventare una battaglia. Con un po’ di pazienza e qualche trucco del mestiere, il vostro sguardo può dire tutto — anche “Sì, sono nate così (più o meno)”.
