La vita di Elsa Morante è davvero una storia di quelle da raccontare e tramandare alle prossime generazioni. Nacque a Roma il 18 agosto 1912. Venne al mondo da Irma Poggibonsi, una maestra e pur essendo stata riconosciuta da Augusto Morante, un sorvegliante di un istituto di correzione, il suo padre biologico era Francesco Lo Monaco, impiegato alle poste. Questo strano intrigo fu determinante per gli scritti di Elsa Morante e di suo fratello Marcello, che li descrisse in Maledetta Benedetta. Tornando alla vita di Elsa Morante, iniziò fin da giovanissima a scrivere favole per bambini, poesie e vari racconti brevi che pubblicò in periodici come: il Corriere dei Piccoli, il Meridiano di Roma e Oggi, diretto da Mario Pannunzio e Arrigo Benedetti. Elsa Morante era amica del pittore Giuseppe Capogrossi e nel 1936, a casa dell’artista, conobbe Alberto Moravia che sposò il 14 aprile 1941. Insieme frequentarono tra i più importanti intellettuali dello scorso secolo, Umberto Saba, Pier Paolo Pasolini, Giorgio Bassani, Sandro Penna, Enzo Siciliano. Sempre nel 1941 la casa editrice Garzanti pubblicò una raccolta di racconti giovanili di Elsa Morante, Il gioco segreto. Arrivò la guerra e dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Elsa Morante e Alberto Moravia lasciarono Roma, occupata dai tedeschi. Presero un treno per Napoli, ma non riuscirono a raggiungere la meta e si fermarono a Fondi. Quel luogo sarebbe stato poi narrato da Moravia nella Ciociara e da Elsa Morante nel romanzo, La Storia. Nel 1948 Elsa Morante pubblicò il suo primo romanzo, Menzogna e sortilegio, che vinse il Premio Viareggio. Parallelamente alla passione per la scrittura, Elsa Morante aveva un trasporto speciale per il mondo del cinema. Scrisse, insieme ad Alberto Lattuada, il copione di Miss Italia che non fu realizzato, in quanto Carlo Ponti non lo ritenne commerciale. Il film fu poi realizzato completamente diverso dal progetto originale. In ogni caso Elsa Morante tenne alla radio una rubrica di critica cinematografica, in un periodo tra il 1951 e il 1952. Si dimise a causa di censura che subì da parte di un dirigente RAI, non era una persona che le mandava a dire. La sua amicizia con Pier Paolo Pasolini le consentì di partecipare attivamente, anche come interprete, alle pellicole dell’artista. Nel 1957 Elsa Morante pubblicò per Einaudi, L’isola di Arturo. Una storia ambientata sull’isola di Procida, che raccontava l’infanzia e l’adolescenza di Arturo Gerace e i suoi difficili rapporti famigliari, come orfano di madre e senza affetto. L’isola di Arturo vinse il Premio Strega e ancora oggi è un punto di riferimento pedagogico di straordinaria importanza. L’anno successivo Elsa Morante pubblicò una raccolta di poesie, Alibi. Raccoglieva i versi già pubblicati nei suoi romanzi, Menzogna e sortilegio e L’isola di Arturo. Nel 1961 si separò da Alberto Moravia, ma i due non divorziarono mai. In quel periodo si legò al pittore Bill Morrow che morì tragicamente precipitando da un grattacielo a New York, era il 1962. Nello stesso anno Damiano Damiani diresse il film, L’isola di Arturo, tratto dal romanzo di Elsa Morante. La morte di Morrow fu un duro colpo per la Morante, continuò a scrivere con meno assiduità. Nel 1968, dopo aver partecipato a numerose manifestazioni pacifiste contro la bomba atomica, pubblicò, Il mondo salvato dai ragazzini, una raccolta di poesie, canzoni e un atto teatrale. Poi ancora La commedia chimica, ispirata alle sue esperienze con LSD e altri psichedelici. Elsa Morante, all’ inizio degli anni settanta dello scorso secolo, avviò la stesura di uno dei suoi romanzi più importanti ed emozionanti, La Storia. La scrittrice pretese che il libro uscisse solo in edizione economica e fu un successo di vendita e critica, era il 1974. Il romanzo, ambientato a Roma durante la seconda guerra mondiale e narra di una donna vedova che viene violentata da un soldato tedesco, che la mette incinta. Una serie di accadimenti, con lo sfondo della guerra e del dopoguerra, raccontano uno spaccato di dolore e speranza, fino al tragico epilogo che venne poi magistralmente portato sullo schermo da Luigi Comencini nel 1986 e da Francesca Archibugi nel 2024. Nel 1982 Elsa Morante pubblicò il suo ultimo romanzo, Aracoeli. Durante la stesura dell’opera, cadde e si ruppe il femore. In ospedale scoprì di essere gravemente malata e per tale ragione, nel 1983, tentò il suicidio, fu salvata dalla sua governante. Elsa Morante vinse, nel 1984, il Prix Médicis per il romanzo Aracoeli e nello stesso anno fu ricoverata per essere sottoposta a un’operazione chirurgica molto difficile. Elsa Morante morì il 25 novembre 1985 a causa di un infarto, il suo cuore aveva sofferto troppo quel male di vivere degli artisti. Elsa Morante ci ha raccontato la Storia e dovremmo farne tesoro, perché talvolta sembra che il tempo si sia fermato in periodi che non si sarebbero più dovuti ripetere.
Elsa Morante: la storia della letteratura
