Complice una lieve indisposizione, il summer tales di questa settimana arriva da un luogo diverso, casa mia. Piccola premessa, di solito la mia temperatura è di 34 gradi, in pratica quella di un bradipo missile. Sabato pomeriggio ho toccato quella ragguardevole di 38.5 gradi, che unita al calore esterno, mi ha trasformato nella torcia umana dei fantastici quattro, della donna invisibile non c’era traccia o forse sì. Non potendo recarmi al mare, ho cercato forme alternative per passare il tempo. Ho provato a leggere, ma un sottile mal di testa me lo ha impedito. Ho acceso la televisione e ho visto cose interessanti. Gente che ha scambiato Dioniso e la tavola imbandita per l’ultima cena. Capi di Stato che facevano discorsi vaneggianti sulla pace e nel frattempo bombardavano. Governatori che si dimettevano e ovviamente se la prendevano con i giudici. Alla fine le navi in fiamme e i Bastoni di Orione erano più credibili. Ho deciso che era meglio qualche serie tv. Sono stato intrigato da Those about to die. È ambientata nell’ antica Roma di Vespasiano e suoi simpatici figli, Tito e Domiziano. Ci sono intrighi di potere, ricatti, sotterfugi, mentre il popolo affamato viene distratto dai giochi che si svolgono nella nuova arena, il Colosseo. Per fortuna tante cose sono cambiate da allora…Ho scoperto che sta per uscire una serie sugli 883, mi chiedo cosa abbiamo sbagliato. Ho provato a guardare qualche affascinante gara delle Olimpiadi. Ci sono discipline interessanti come un documentario sulla riproduzione dei molluschi. La febbre scendeva e poi risaliva, sembrava la borsa di Londra. Ho sudato come un cinghiale che partecipa alla maratona. Ho preso una tachipirina e la cosa mi ha fatto pensare a Calcutta, il cantante, non la città. Finisce una domenica decisamente diversa, la prossima torneranno i racconti dal mare, perché l’ estate è luminosa ed eterea, quindi fuggevole.
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