Nella sede dell’associazione dei Bianchi e dei Bosi di Fivizzano si è tenuta una partecipata presentazione del libro “Torino Diabolika” alla presenza dell’autrice Daria Testoni, che ha rivelato il contenuto di alcune storie raccontate tra le sue pagine. L’autrice racconta storie legate a ville ritenute infestate dai fantasmi e a personaggi misteriosi come Gustavo Rol, considerato, forse, il più grande parapsicologo e sensitivo d’Italia, se non del mondo. Nel libro Testoni parla anche della dama velata, una misteriosa donna che ammaliava gli uomini grazie alla sua bellezza e che non voleva mai essere seguita fino a quando un suo spasimante, infrangendo la promessa, l’ha vista sparire all’interno di un cimitero, trovando al suo posto una statua di uguale bellezza che aveva i suoi tratti. La statua, che fa parte di un gruppo scultoreo, è l’unica rimasta integra all’interno di un cimitero cittadino ed è visibile ancora oggi, e strega chiunque la osservi per la sua magica bellezza.
Le storie raccontate in questo libro sono tante e talmente avvincenti da costringere il lettore a girare le pagine senza che la paura o il terrore lo blocchino. Daria Testoni, tuttavia ha spiegato che fantasmi, spettri e presenze diaboliche, oggetto della sua pluriennale ricerca, sono in realtà la sua principale paura. La giovane scrittrice infatti ha candidamente ammesso di aver accettato la sfida di questo testo proprio per esorcizzare le sue paure più profonde. Una ricerca eseguita però con pazienza certosina, confrontando testimonianze reali, libri antichi, superando il filtro di critiche e revisioni condotte da eminenti figure professionali come storici, antropologi e ricercatori universitari che vengono puntualmente citati all’interno dell’opera. Un lavoro durato ben sette anni, costato a molta fatica dal momento che l’autrice, innamoratasi della città di Torino fino a scriverne un libro sui suoi segreti più nascosti, abita a Fermo nelle Marche per cui è stata costretta a viaggi e soggiorni a cui ha dedicato tutti i giorni di ferie dal suo lavoro di commessa per una nota catena di profumerie sparse per l’Italia.
“Sono venuta qui in Lunigiana per affrontare la mia nuova fatica – ha affermato Daria Testoni durante l’incontro – che tratterà delle storie di fantasmi sparsi per l’Italia incuriosita anche dagli articoli che ho letto in rete, soprattutto su Diari Toscani”. La Lunigiana infatti, chiamata anche la “Terra dei castelli” può offrire sicuramente un buon appiglio per storie che riguardano fantasmi e affini. “Ho girato per tre giorni visitando alcuni castelli della Lunigiana – ha continuato l’autrice – insieme ad Alessandro (lo scrivente, n.d.r.) che mi ha portato a conoscere la fantastica storia della infelice Biancamaria, che la leggenda vuole murata viva nel castello di Fosdinovo. E che dire della storia del cavaliere ritrovato con una freccia conficcata in gola nell’altrettanto affascinante Castel dell’aquila a Gragnola, abitato anche dallo spettro di un bambino che sembra aggirarsi in una delle stanze che presto verranno aperte ai turisti più coraggiosi che avranno l’ardire di dormirci dentro?”.
Insomma la Lunigiana sembra davvero aver colpito la curiosità e l’estro di Daria Testoni, che nel suo viaggiare attraverso i borghi, ha voluto anche soffermarsi al Castello del Piagnaro a Pontremoli, rimanendo assolutamente affascinata, nel vedere e conoscere le storie legate alle Statue Stele, e trovando il tempo di esplorare sperduti cimiteri come quello di Pieve di Bagnone, che con le sue statue funebri troverà sicuramente spazio in uno dei suoi futuri racconti. “Ho dato molto peso anche alle storie raccontate dalle perone incontrate in questi tre giorni – ha aggiunto la scrittrice – i custodi del castello Malaspina di Fosdinovo e la cameriera con le sue incredibili testimonianze personali, il gentilissimo Alessandro Domenichelli che ci ha svelato i segreti di Castel dell’Aquila e tutte le persone che non appena hanno saputo del mio lavoro di ricerca hanno voluto condividere con me le loro avventure col paranormale. Un’esperienza che non vediamo l’ora di leggere trascritta nel suo libro in lavorazione. In conclusione Testoni ha spiegato la ragione della scelta di parlare di Torino diabolica: “Nulla di strettamente relazionato al diavolo in persona, anche se qui e là potremmo vedere spuntare le sue corna. Questa storia ha a che fare con un personaggio che negli anni cinquanta spaventò Torino i suoi delitti e che amava firmarsi Diabolich con la ch finale. Da qui presero probabilmente spunto le sorelle Giussani per creare il loro personaggio Diabolik e da qui ho preso il mio di spunto per dare il titolo al libro”. Il volume ha la prefazione del famoso trasformista Arturo Brachetti ed è arricchito dalle fotografie di Paolo Ranzani. “ A questo libro hanno contribuito anche il professore di filosofia Massimo Antonelli e Mariano Tomatis scrittore e illusionista e poi ancora Mario Gomboli, Alfredo Castelli. Insomma tante persone che con la loro professionalità mi hanno aiutata a realizzare un sogno prima ancora che un libro” ha concluso Daria Testoni. La serata si è conclusa con una serie di interventi del pubblico che ha portato molte testimonianaze personali di avventure paranormali, storie di fantasmi, di ricordi di storielle narrate dalle nonne, di spettri di paesi e di personaggi ai limiti della realtà.