La primula è una pianta perenne della famiglia delle Primulaceae. È la tipica pianta primaverile del sottobosco e dei prati, con piccoli fiori gialli solitari, che fiorisce con il freddo e tende a seccare con i primi caldi, per poi rispuntare in autunno. Il nome primula deriva dal latino primus cioè primo. Il nome indica la precocità della pianta rispetto alle altre specie primaverili. Mentre vulgaris significa comune perché è una pianta molto comune e facilmente riconoscibile. La primula è considerata, dalla medicina popolare, un rimedio naturale contro raffreddore, bronchite e altre infiammazioni delle vie aeree, le sue radici infatti contengono due composti derivati dall’acido salicilico le cui proprietà analgesiche, antinfiammatorie e antireumatiche sono ben note, infatti si tratta delle stesse virtù che caratterizzano l’aspirina. La sua assunzione è indicata per calmare i dolori reumatici e nel trattamento della gotta, causata dalla presenza di acidi urici, per alleviare gli edemi o i gonfiori alle estremità, e per far riassorbire gli ematomi. I fiori messi in infuso sono efficaci rimedi nell’ insonnia e nel mal di testa. Inoltre la primula ha proprietà espettorante e mucolitica, sotto forma di decotto, trova utilizzo nella tosse , nel raffreddore, bronchite e asma bronchiale, mentre le foglie contengono un’elevata quantità di vitamina Le foglie, i fiori e le radici raccolte per scopo medicinale devono essere fatte seccare: le radici in pieno sole, foglie e fiori separatamente in un luogo ombroso e ventilato. Dopo l’essiccazione, radici e foglie si ripongono divise in sacchetti di carta o tela. Le foglie si raccolgono prima della fioritura, i fiori in aprile. Fate attenzione a non sciuparli nella raccolta e nel trasporto, perché anneriscono facilmente , le radici si raccolgono in autunno: vanno estratte delicatamente, scavando tutto attorno alla pianta con una zappetta, poi vanno accuratamente lavate, per eliminare il terriccio, e asciugate con un panno senza strofinarle. Foglie e fiori a uso erboristico devono essere solo pulite delicatamente con uno strofinaccio. Con le foglie fresche delle primule, quelle più tenere, si possono preparare ottime insalate, il loro sapore dolciastro ben si abbina con tutti gli altri “erbi”. Tutte le foglie, anche quelle meno giovani e tenere, possono invece essere sbollentate in acqua, per 3-5 minuti, da sole o con altre verdure, quindi strizzate e consumate come contorno ripassate in padella con una noce di burro, o semplicemente condite con sale, aceto (o limone) e olio.