Arriva il secondo appuntamento con Carrara incontra l’Africa: due giorni di incontri, dibattiti, concerti e stand gastronomici per accendere i riflettori su un continente che ha molto da raccontare, insegnare e in queste ultime settimane è teatro di cambiamenti epocali che potrebbero riscrivere i confini della geopolitica mondiale. L’evento è promosso dalla Proloco di Carrara in collaborazione con le associazioni africane del territorio e Casa di Betania, sostenuto e patrocinato dal comune di Carrara, un viaggio nella cultura africana: danza, musica, cibo, artigianato, incontri, sfilate.
Due giornate dedicate al continente africano ricche di iniziative culturali e di approfondimenti sulla musica, sulle tradizioni e sui ritmi africani. Due giornate dedicate al continente africano anche nelle sue tradizioni culinarie, con banchetti dedicati che serviranno piatti della cucina del Burkina Faso, del Mali e della Costa d’Avorio. Artisti e artigiani africani esporranno le loro opere e i loro manufatti per raccontare le tradizioni, il folklore e le usanze dell’Africa. Spazio anche alla memoria e al racconto delle storie che stanno attraversando il continente africano con alcuni testimoni, artisti , rifugiati e rappresentanti di Ong che lavorano in Africa che ci parleranno di quello che sta succedendo nel loro paese e che i media non ci raccontano. Il 1 settembre alle ore 18 presso il Palco della Musica in Piazza Gramsci si terrà il talk “Carrara, porto aperto: storie di migrazioni, accoglienza e nuovi possibili scenari geopolitici in Africa” coordinato da Sara Vatteroni, esperta di migrazioni, coordinatrice gestione sbarchi e mediazione linguistica-culturale di Casa Betania. Ad aprire l’incontro la sindaca Serena Arrighi e un rappresentante di Open Arms, la nave che dopo aver sbarcato al nostro porto 195 persone soccorse in mare, è stata multata dal governo per aver salvato troppe vite ed è costretta ad un fermo amministrativo per 20 giorni al largo del porto di Marina di Carrara. Carrara si è mobilitata con una campagna raccolta fondi per aiutare l’organizzazione Open Arms a sostenere le spese di questa multa e in occasione di questo incontro consegneremo a loro i nostri salvadanai sparsi nei vari punti commerciali della città. Presente al dibattito anche Sonny Olumati, ballerino di professione, autore e attivista dell’associazione “Italiani senza cittadinanza” che da anni si batte per l’introduzione dello Ius soli. Presenti anche molti rappresentanti delle comunità africane della provincia di Massa Carrara : Francois Bazie -Cisse Ansoumane -Momar Tall- Boudlali Abdessamad rappresentanti delle comunità africane Burkina Faso, Guinea, Senegal e Marocco e Micol De Pietri di Abareka Nandree ODV Mali, che porteranno la loro testimonianza sul tema della migrazione e dell’integrazione e ci aiuteranno a capire cosa sta succedendo in questi mesi in Africa in merito alle rivoluzioni in corso nel continente.
Grande spazio alla musica dal vivo con due concerti live: venerdì sera ore 21,30 si balla ai ritmi dell’Africa con il musicista polistrumentista OUSMANE COULIBALY e il suo gruppo musicale Benkans: djembe, balafon, kora, taman, n’goni, riempiranno la piazza con le sonorità travolgenti della musica mandingue. Coulibaly nasce in Costa d’Avorio da una famiglia di musicisti che proviene da 15 generazioni nel Burkina Faso e ha avuto sin da bambino un’intensa formazione didattica nel proprio paese. Nel 2011 Ousmane si trasferisce in Francia per continuare la professione di musicista e intraprende un importante tour in 28 città della Francia in cui ha occasione di suonare per importanti centri sociali e artistici-culturali. Dal 2012 si trasferisce in Italia dove suona e lavora per le associazioni “Afrodanza” e “Destination West Africa”, accompagnando le lezioni di danza africana con le percussioni.
Sabato sera torna il concerto live di Sandro Joyeux, AFROPOLITANI, alle ore 21,30 sul Palco della Musica, con un progetto musicale che ruota intorno al tema della migrazione. Parigino di nascita, giramondo per vocazione, Sandro Joyeux ha percorso quasi un milione di chilometri con la chitarra sulle spalle raccogliendo tradizioni, dialetti e suoni del Sud del mondo. Con i suoi brani in francese, inglese, italiano, arabo e in svariati dialetti dell’Africa sub-sahariana (bambarà, wolof, dioulà), Joyeux ha calcato centinaia di palchi, tra club e festival, in Italia e all’estero. Spazio anche al teatro e ai ragazzi: sabato 2 settembre alle ore 18,30 sul Palco della Musica prenderà vita la rappresentazione teatrale “Caduti da una nuvola”, un progetto di Casa di Betania finanziato dalla Fondazione Migrantes. La rappresentazione contemplerà un insieme di ragazzi africani che esprimono i loro desideri insieme al loro Spirito Guida, davanti ad un fuoco che rimanda alla figura della tradizione spiritualistica Africana Mami Wata che sarebbe la versione pidgin English di Mamy Wather. I ragazzi fanno un percorso di crescita alla luce della protezione di Mami Wata che li vede diventare grandi ed esprimono in questo quadro spirituale, il loro desiderio di diventare adulti imparando un mestiere. I ragazzi protagonisti della rappresentazione sono gli ospiti minori non accompagnati nel centro di accoglienza straordinaria di Casa Betania, che stanno facendo all’interno del Cas un percorso insieme agli operatori ed hanno dato vita a questo spettacolo teatrale. Spazio infine alla moda con la sfilata di abiti tradizionali in tessuto Faso Dan Fani, fiore all’occhiello dell’industria tessile burkinabé, riconoscibile per la qualità della lavorazione del cotone e per le fantasie, perlopiù a righe colorate. Questo tessuto è il primo ad essere stato certificato ufficialmente come Made in Burkina, fatto a mano da tessitrici burkinabé con cotone prodotto in Burkina Faso. La sfilata che si terrà sia venerdì che sabato sul Palco della Musica e in Piazza Gramsci è stata organizzata a cura della comunità del Burkina Faso con il supporto dell’associazione Incandia Bio di Francois Bazie. Le sfilate si faranno sia venerdì che sabato alle 19.30 sul Palco della Musica e in Piazza Gramsci. “L’amministrazione comunale di Carrara è lieta di sostenere e patrocinare questa iniziativa finalizzata ad approfondire la conoscenza delle tradizioni e delle problematiche attuali del continente africano .Carrara ha dimostrato da sempre di essere città dell’accoglienza e soprattutto lo ha ribadito in questi ultimi mesi, fattivamente, ricevendo per sei volte da gennaio ad agosto al porto di Marina di Carrara le navi che hanno portato lontano da guerre e violenze i migranti, tra cui molte donne e bambini. E’ doveroso partecipare attivamente a manifestazioni come “Carrara incontra l’Africa”. La cultura è rispetto delle culture e impegno.” La direzione artistica del Festival è a cura del Gramsci Caffè, che da tre anni gestisce uno spazio che non è solo un bar, ma uno spazio di socialità e contaminazione, favorendo percorsi artistici, culturali e di incontro e credendo molto nel potere della cultura per abbattere pregiudizi e favorire la conoscenza dell’altro. L’intento di questo festival è quello di aprire una finestra sulle culture dei paesi africani e promuovere un dialogo su temi delicati quali l’integrazione razziale, la solidarietà, il razzismo attraverso la musica e il cibo.