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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Andian p’r erbi: Bietola Selvatica ( Beta Vulgaris)vulgo Bieta Salvat’ca

DiTiziana Telara

Mag 28, 2023

La bieta non ha bisogno di presentazioni, quel che può stupire  è trovarla, anziché al mercato, nel prato davanti casa:  riconoscibilissima, solo più, piccola e soda della bietola coltivata,  ma anche molto più ricca di nutrienti e saporita. Appartiene alla stessa famiglia degli spinaci e fornisce notevoli apporti in ferro. Si tratta di un vegetale dal sapore gradevole e dolce ed è del tutto simile alla bietola coltivata, anche se le foglie di quella spontanea sono più strette e lunghe, più piccole a forma di rombo, di un verde scuro e molto lucide, con le venature più chiare e con una lievissima peluria lungo la costa.  Si raccolgono le foglie più tenere durante l’inverno o all’inizio della primavera, in ogni caso prima della fioritura. La foglia ha  sapore ferroso e proprietà  astringenti: ricca d’ acqua, è dolciastra e nutriente grazie al suo contenuto in fruttosio e al poco sodio contenuto. La bieta selvatica è un ortaggio dalle proprietà depurative, disintossicanti e antiossidanti: apporta una grande varietà di vitamine e sali minerali. In gravidanza, garantisce l’apporto di sostanze importanti per mamma e bambino. Inoltre ha proprietà rimineralizzanti  (utili anche per chi pratica attività sportive) grazie alla gamma di sali minerali che contiene, tra cui rame, potassio, magnesio, calcio e soprattutto il ferro. Inoltre, è considerata un ottimo depurativo dell’organismo. Oltre a migliorare la motilità intestinale, svolge un’azione benefica per il flusso biliare e favorisce la digestione . Il succo delle sue foglie fresche è noto per avere le stesse doti anche in applicazione sulla cute, per eritemi, pruriti allergici, foruncoli o scottature, aiuterebbe a cicatrizzare le piccole ferite, le ragadi alle mani o ai piedi e i geloni e a decongestionare in caso di emorroidi o contusioni.                                                                                                                      

 Il  decotto di bietola selvatica è utile anche  contro mal di denti, stomatiti, bronchite e mal di gola. In cucina, la bieta salvat’ca  si mangia, tradizionalmente, lessata o cotta al vapore, condita con un po’ di olio extravergine di oliva, sale e limone. Con gli altri “erbi” rientra tra gli ingredienti della tradizionale polenta ‘ncat’nata o pol’nton  piatto che troviamo unicamente nella cucina apuana.