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Diari Toscani

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Chericoni (Fondazione Progetti): “Il festival Con-Vivere può e deve crescere”

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Set 14, 2022

Il festival Con-Vivere si conferma come l’evento principale della provincia di Massa Carrara ed è destinato a crescere. Ne siamo convinti oggi al termine di un’edizione che è tornata agli anni precedenti alla pandemia sotto tutti i punti di vista, con il supporto di un territorio che sentiamo sempre più vicino. Ma vogliamo e possiamo crescere ancora seguendo la filosofia di Remo Bodei, creatore e anima del festival, racchiusa in quel trattino che congiunge ‘con’ e ‘vivere’: la rassegna per crescere ha bisogno fare comunità, di confrontarsi, riflettere, guardare al passato e al presente per progettare il futuro. Per questo apriremo a breve una fase di ascolto sul territorio”. E’ il presidente della Fondazione Progetti, e vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Sergio Chericoni, a tracciare un bilancio dell’ultima edizione del festival organizzata dalla società strumentale della Fondazione CrC: “Grazie al superamento della pandemia e del contingentamento siamo tornati a registrare grandi numeri. Sono soddisfatto che tutto sia andato secondo programma, senza intoppi: la macchina organizzativa ha superato ancora una volta la prova pratica – sottolinea Chericoni –. Abbiamo registrato il tutto esaurito in molti degli eventi principali, a partire dalle circa duemila persone che hanno assistito al concerto di Ron alle centinaia che per l’ultima serata si sono ritrovate nel sagrato della chiesa tutte in piedi a ballare.  Sono andate molto bene le conferenze, anche quelle all’Accademia di Belle Arti di Carrara e a Palazzo Binelli, così come le tante visite guidate alla scoperta di Carrara. Chi non ha potuto partecipare in presenza ha comunque apprezzato le trasmissioni in streaming, che non abbiamo interrotto proprio per garantire la massima diffusione del festival attraverso i canali social che sono cresciuti ancora. E’ la dimostrazione che il lavoro svolto incontra il consenso del pubblico, coniugando la cultura a momenti di svago e alleggerimento. Per l’ottima riuscita dell’evento clou, il concerto di Ron, ringraziamo in particolare la portualità nel suo insieme e in particolare i terminalisti che operano all’interno dell’infrastruttura: il loro contributo è stato determinante”. E qui si torna al tema principale: la volontà da parte della Fondazione CrC di condividere il festival con il territorio: “Ci sono margini importanti di miglioramento – prosegue il presidente della Fondazione Progetti -. Il festival oltre a diffondere un messaggio filosofico è infatti vettore di sviluppo economico, culturale e turistico e diventa palcoscenico nazionale per promuovere la provincia apuana. Per innescare meccanismi virtuosi, c’è bisogno dell’aiuto del territorio: partiremo quindi con una fase di ascolto. Ci confronteremo con le istituzioni, gli enti, le associazioni e le categorie così come con i media con cui abbiamo avuto un ottimo rapporto: l’obiettivo è capire che cosa è piaciuto di più, quali le possibili criticità e ricevere suggerimenti propositivi per superarle. E’ vero, è la Fondazione CrC con il comitato organizzativo a proporre il festival ma con-vivere è di tutta Carrara e mi permetto di pensare che sia di interesse di tutta la provincia”. Il primo partner, però, resta il Comune di Carrara: “C’è stato un recente avvicendamento di amministrazione e la nuova giunta ha già dimostrato attenzione e partecipazione al festival. Auspichiamo quindi che possa scendere in campo per una sinergia operativa nell’organizzazione della prossima edizione così da ottenere risultati migliori e ancor più condivisi”. Infine sotto il profilo economico il festival ha mantenuto il budget preventivo: “Una spesa che si aggira attorno ai 300mila euro di cui due terzi finanziati dalla Fondazione e un terzo dagli sponsor e dal Comitato di gestione. La cifra è costantemente in crescita da quando ci siamo insediati – conclude Chericoni ed è fondamentale investire per sviluppare il festival. Per il prossimo anno speriamo di superare questa soglia, con un occhio di riguardo alla promozione e al marketing della rassegna”.