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Il trionfo degli opposti: Rä di Martino al Forte Belvedere di Firenze

DiSilvia Meacci

Lug 5, 2022

A Firenze, fino a domenica 2 ottobre, il Forte Belvedere ospiterà due mostre tutte al femminile: l’appendice dell’esposizione Fotografe! in corso a Villa Bardini, e la personale di Rä di Martino Play it again a cura di Sergio Risaliti, direttore del museo Novecento e con l’organizzazione di MUSE.

Lo spirito dell’iniziativa è valorizzare le artiste che hanno eccelso nella fotografia, nella tecnologia e nella visual art pur sempre dialogando con i materiali d’archivio, nel caso dell’esposizione Fotografe!, e con il retaggio storico e culturale che è insito in ogni persona, per Rä di Martino.

L’installazione dell’arte contemporanea di Rä crea un meraviglioso effetto distopico ed estraniante anche perché inserita all’interno dell’antica fortezza.

Dopo l’emergenza pandemica, il Forte di Belvedere è di nuovo accessibile al pubblico e i suoi spazi esterni, arricchiti anche dalla presenza di un suggestivo punto ristorativo, saranno visitabili gratuitamente fino al 2 ottobre.

È la prima volta che Forte Belvedere accoglie la personale di un’artista.

Rä di Martino, romana, film-maker, fotografa e visual artist, è molto conosciuta in Italia e all’estero e le sue opere sono state esposte finanche al Moma e all’Artists Space a New York, alla Tate Modern, a Palazzo Grassi, al Museion di Bolzano.

Diari Toscani ha visitato la mostra che si snoda su due piani della Diamantina e si apre con il video “The picture of ourselves”. Qui lo spettatore, che per definizione è disposto all’osservazione, è invece fissato dallo sguardo di una bambina tenuta a testa all’ingiù da un uomo che potrebbe esserne il padre. L’artista ammette che si tratta di un’immagine forte la cui interpretazione è lasciata al visitatore. Rä di Martino capovolge la visione consueta, tracciando la sospensione del tempo. Il breve video è in bianco e nero. La musica classica accompagna il volto della bambina, mentre altri suoni sono stati scelti per sottolineare lo sforzo del padre. Un dialogo sonoro molto intenso. I tre video che sono installati nelle altre sale rimandano alla pop art. In uno riconosciamo l’amato topino Jerry dei cartoni animati, ormai vecchio e solo che si aggira in un deserto tra pezzi di canzoni d’amore e citazioni di film. In un altro si alternano figure umane in ambienti fantascientifici che spiazzano l’occhio.
Creato proprio per l’evento di Forte Belvedere, è invece il video in bianco e nero “The laughing dice” che mostra tre dadi lanciati sulle cui facce compare il viso di un uomo che assume svariate espressioni. Il visitatore è catturato nel gioco di prevedere ad ogni lancio dei dadi le emozioni rappresentate.

Al secondo piano il contrasto tra opposti trionfa nel tema della guerra. Rä di Martino lo affronta prendendo spunto dai carri armati fantoccio usati dagli eserciti per depistare il nemico. Ricollegandosi a un reale ritrovamento di un carro armato a Lille nel 1918, l’artista ricrea e filma un fittivo ritrovamento di un carro a Bolzano con uno spiegamento di figuranti in costume d’epoca nella videoproiezione “Authentic News of Invisible Things”. Si crea così un effetto di spaesamento, un gioco tra finzione e realtà. L’installazione continua tra palle di cannone, luci e proiezioni alle pareti di un piccolo e fragile carro armato come a destabilizzare il simbolo del potere. Anche in quest’ottica, “Play it again” risulta molto suggestiva all’interno del Forte di Belvedere, costruzione militare e mirabile esempio esso stesso di propaganda della forza medicea.

Prenotazione obbligatoria e informazioni a: info@musefirenze.it, 055 27 68 224, www.musefirenze.it sia per le visite guidate e laboratori alle mostre “Play it again” di Rä di Martino e “Fotografe!” che per le visite riservate e gratuite per i soci Unicoop Firenze.

@ Foto di Silvia Meacci