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Diari Toscani

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Carrara: 2 milioni di euro per l’emergenza Ucraina. La Fondazione CrC aderisce all’iniziativa Acri

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Mar 15, 2022

Un contributo straordinario di 2 milioni di euro per il sostegno umanitario alla popolazione ucraina che sta fuggendo dal proprio paese invaso. Lo ha deliberato all’unanimità nei giorni scorsi il consiglio di Acri, associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, in linea con i valori di vicinanza e di solidarietà, che da sempre ispirano l’attività delle fondazioni di origine bancaria. Una scelta sostenuta con convinzione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara che non ha fatto mancare il proprio contributo a sostegno dell’iniziativa di Acri così da raggiungere la somma complessiva di 2 milioni destinata alla missione umanitaria per la popolazione colpita dalla guerra.

Sono immagini terribili quelle che ogni giorno ci arrivano dall’Ucraina – sottolinea il presidente della Fondazione CrC, Enrico Isoppi –. Famiglie costrette ad abbandonare le loro case, donne con bambini piccoli che scappano evitando bombe e spari. Centinaia di migliaia di rifugiati che ogni giorno attraversano a piedi i confini con i paesi vicini in cerca di aiuto, di accoglienza in un’Europa scossa e addolorata da quel che sta accadendo. Un’Europa che in queste ore sta dando una grande prova di solidarietà e umanità rispetto alla quale sentiamo il dovere morale di fare la nostra parte”. L’emergenza umanitaria in corso richiede infatti un enorme sforzo organizzativo ed economico in cui ogni piccolo aiuto rappresenta un mattone essenziale per la tenuta complessiva: “Il numero di rifugiati aumenta costantemente  conclude Isoppi – e l’emergenza è destinata ad aggravarsi prima che si possa mettere la parola fine al conflitto. Per tutti noi è motivo di preoccupazione e riflessione. Per questo abbiamo abbracciato da subito l’iniziativa di Acri consapevoli che tutti insieme possiamo dare un sostegno davvero concreto alle popolazioni colpite dalla guerra con uno stanziamento di 2 milioni di euro a valere sulle disponibilità del Fondo nazionale iniziative comuni per primi interventi di emergenza umanitaria, sanitaria e sociale”.