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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Passo del Cerreto: dieci percorsi di trekking coi colori dell’arcobaleno

DiVinicia Tesconi

Ott 29, 2021

Sta a baluardo tra la bassa padana dell’Emilia, le montagne che precipitano nel mare della Liguria e quelle che si appoggiano su una pianeggiante fascia costiera della Toscana: lassù, ai suoi 1344 metri di altezza sul livello del mare, nel Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, è il crocevia di tre regioni e richiama turisti, praticamente in ogni stagione dell’anno.

Il Passo del Cerreto, e Cerreto laghi, la località turistica che si trova a soli due chilometri dal passo, da oltre mezzo secolo sono per carraresi, spezzini ed emiliani la meta della “gita della domenica”: sulla neve in inverno, tra boschi e laghi in estate, con tutte le declinazioni cromatiche intermedie dell’autunno e della primavera. È vero: la fama principale a Cerreto laghi viene dalla stazione sciistica che è una delle più moderne e ben servite dell’Italia centro-settentrionale: 16 chilometri di piste suddivisi in 11 tracciati, quattro impianti di risalita, partenze in quota che arrivano ai quasi 1900 metri del monte La Nuda e un campo scuola per la scuola di sci. E ancora un rifugio a 1650 metri d’altitudine e un palaghiaccio in cui si può pattinare. In un’ora di macchina dalle città sul mare o da quella nella pianura padana, in inverno, si può essere con gli sci ai piedi.
La neve è stata sicuramente il mezzo che ha fatto conoscere e anche crescere la località turistica, che oggi ha 118 residenti e negozi, locali, alberghi e ristoranti. La bellezza straordinaria dei paesaggi ha, invece, aperto la strada al turismo estivo che, ormai, è consolidato con lo stesso numero di presenze di quello invernale.
I boschi di faggio, le vette delle montagne e soprattutto i laghi, di origine glaciale, che sono cinque dei quali uno, il Cerretano, proprio al centro dell’abitato, come una sorta di piazza acquatica che riflette la corona di montagne che vi sta intorno.
Accanto alle 11 piste ci sono, quindi, ben dieci percorsi di trekking curati dal CAI di La Spezia e sentieri per escursioni a piedi, a cavallo o in mountain bike. Percorsi che portano sull’Alpe di Succiso, che ai suoi 2017 metri di altitudine consente la vista sul golfo di La Spezia e delle Cinque Terre e che dà origine al fiume Secchia, o verso il monte Alto o sulla Pietra Bismantova da cui si vede la pianura padana.

Oltre ai turisti, in estate, ci sono gli appassionati di funghi e i pescatori di pesci di lago.
I dieci percorsi sono indicati con colori diversi e possono essere praticati anche in inverno con l’uso delle ciaspole, ma la più suggestiva esplosione di colori la si può cogliere solo in autunno quando i dieci percorsi diventano tappe obbligate per gli amanti del foliage, cioè dello spettacolo creato dalla variazione cromatica delle foglie nei mesi di ottobre e novembre: un suggerimento per una passeggiata piacevole e per tutta la famiglia è il percorso arancio che tocca quattro laghi e che offre particolari scorci caratteristici.

© Foto e percorso di Cristina Maioglio