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Diari Toscani

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Cascate e sgraffiti: la magia di Casoli sulle Apuane versiliesi

DiVinicia Tesconi

Ago 27, 2021

Decorano il paese arrampicato sul versante versiliese delle Apuane a quattro chilometri da Camaiore, rendendolo veramente suggestivo: sono i cosiddetti sgraffiti di Casoli, il borgo medievale dell’anno Mille, conosciuto ormai proprio come il Paese dei graffiti.

Quasi tutti i muri che delimitano l’intricato dedalo di viuzze di Casoli, sono adornate da graffiti che raffigurano personaggi ed eventi della storia e delle leggende del paese, secondo una tradizione nata negli anni ’50, grazie a Rosario Murabito, pittore e scultore, e sua moglie Grace Albert, attrice di origine americana che si innamorarono del borgo versiliese, e decisero di trasferirsi a vivere lì per il resto della loro vita, acquistando un palazzo proprio nel centro del paese.

Il primo graffito Murabito lo realizzò nella piazza principale del paese, per dare una testimonianza concreta della sua passione per il borgo di Casoli. Dopo ne seguirono altri realizzati dall’artista e poi altri ancora, fino ad oggi, eseguiti da molti altri autori, nel segno di una ricerca stilistica e tecnica ben precisa che si basa sull’incisione – cioè sul graffio, da qui sgraffiti – di più strati di intonaco di colori diversi per determinare l’immagine. Non solo i muri esterni di Casoli, ma anche le pareti interne delle case sono coperte dagli sgraffiti, tanto da aver trasformato il paese in un vero e proprio museo all’aperto, che conta una cinquantina di opere. A Saro e Graziella, così erano chiamati dagli abitanti di Casoli, Murabito e sua moglie, venne dedicato il festival degli Sgraffiti di Casoli nel 2006, creato appositamente per conservare e perpetuare la tradizione dell’incisione su intonaco. Il festival, affidato alla direzione artistica di Franco Pagliarulo e organizzato dal Comitato paesano di Casoli, inizialmente aveva affidato la creazione dei nuovi graffiti agli studenti dell’istituto d’arte Stagio Stagi di Pietrasanta, da alcuni anni invece ospita le opere dei migliori artisti dei graffiti.

La visita al borgo di Casoli, immerso nei boschi e affacciato sul vicino mare della Versilia, offre anche lo spettacolo naturale delle bellissime cascate di Candalla, formate dal torrente Lombricese, appena fuori dal paese nelle quali è possibile anche fare bagni rinfrescanti nella stagione estiva.
Dal centro del paese che si raggiunge con l’auto salendo da Camaiore, verso la frazione di Lombrici, si prosegue a piedi scendendo lungo un ripido tornante che arriva a una mulattiera che invece risale in direzione sud-est e si inoltra nel bosco fino a incrociare il sentiero che costeggia il torrente Lombricese e porta alle cascate di Candalla passando davanti a un mulino dell’anno Mille. Il percorso prosegue ad anello fino al ritorno a Casoli, superando ponticelli e i ruderi di un antico pastificio.

© Foto e percorso di Cristina Maioglio