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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Camminare per aiutare gli altri: i progetti dei pellegrini della Francigena

DiVinicia Tesconi

Ago 21, 2021

Zaino in spalla, scarponi ai piedi, sotto il sole che cuoce o la pioggia battente, un passo dietro l’altro fino ad arrivare in fondo al cammino. È una passione quella dell’escursionismo, ma quasi sempre va molto oltre la semplice pratica sportiva o la scoperta di luoghi nuovi, addentrandosi assai di più nei meandri dell’animo umano, che non negli infiniti vicoli delle antiche vie dei pellegrinaggi religiosi. E il cammino non è fatto solo di chilometri da spuntare su una tabella di marcia, ma di persone con cui condividere ideali, amicizia e solidarietà. Ci sono grandi progetti tra i pellegrini della Road to Rome 2021, start again! che oggi (sabato 21 agosto) ha fatto tappa a Massa nel cammino lungo la via Francigena e che arriverà prima a Roma e poi in Puglia, per festeggiare i 20 anni dell’Aevf, associazione europea delle vie Francigene. Progetti nati camminando che, camminando, arrivano anche alla mente e al cuore di chi, a piedi, non cammina mai. #ViviOgniRespiro è il nome del progetto di due pellegrini passati oggi da Avenza: Alessio Tommasella e Massimo Pedersoli il cui intento è sensibilizzare le persone sulla fibrosi cistica. Tommasella viene da Pordenone, ha 37 anni ed è affetto da questa malattia, ma è riuscito a ritrovare linfa vitale e forza per combatterla proprio grazie alla scoperta dei cammini. Su uno di questi ha incontrato Massimo Pedersoli, genovese, 35 anni, che ha trasformato la passione per l’escursionismo in un impegno sociale che è diventato il suo mestiere. Insieme hanno pensato al progetto #ViviOgniRespiro volto a raccogliere fondi a favore della ricerca sulla fibrosi cistica, che è partito con un prologo extra via Francigena nel quale hanno percorso insieme un cammino da Trieste a Genova portando a guisa di fiaccola olimpica, il pupazzo Martino Martin pescatore che è la mascotte della Lega italiana fibrosi cistica.

Accanto a loro c’è Daniele Matterazzo che cammina per sostenere l’ospedale pediatrico di Padova. Sul suo progetto c’è scritto: “Sento il dovere di condividere quello che ho ricevuto e che continuo a ricevere”.

La via Francigena ci ha fatto incontrare – ha detto Massimo Pedersolicon due progetti che sono distinti, però il discorso solidarietà e beneficenza verso il prossimo è una cosa che ci ha unito. Abbiamo, sì, due raccolte fondi ma andiamo nella stessa direzione. A Piacenza Daniele aveva un incontro con le istituzioni interessate al suo progetto, ma ha chiesto a noi di andare con lui per portare anche la nostra battaglia. Quindi insieme abbiamo avuto un bellissimo incontro con l’assessore alle politiche sociali. Vogliamo andare avanti così, cercando di creare unione e cercando di far capire che bisogna comunque unirsi nelle cose per cercare di avere più voce in capitolo e non di dividersi e farsi la guerra: uniti si amplifica il messaggio”.

© Foto di Cristina Maioglio (copertina) e Massimo Pedersoli