Il turismo a Firenze è da ormai molti anni fonte di ricchezza per la città, i viaggiatori portano denari ai musei e alle chiese che vengono a visitare, spendono denaro nei nostri negozi, ristoranti, locali, bar, sostengono agenzie turistiche e guide locali. L’associazione Guide turistiche di Firenze, congiunta a AGT Toscana e ANGT, è dal 1986 una associazione che promuove la qualità delle guide turistiche locali e si batte a favore di un turismo di qualità. In realtà tutto il turismo può essere un turismo di qualità se ben gestito dai nostri amministratori in primis e da tutte le figure coinvolte direttamente. Non possiamo negare che l’impatto di un numero sempre crescente di visitatori abbia un effetto sulla città e un impatto talvolta drammatico sulla cittadinanza, in maniera particolare i grandi gruppi che arrivano con i bus turistici. Lo scorso anno abbiamo accolto un numero eccezionale di visitatori ed è importante che la città sia accogliente da ogni punto di vista per assorbire questa quantità di visitatori e non destare malumore nei residenti.

Nel corso degli ultimi 30 anni sono state riviste molte decisioni in questo senso, la più impattante è la diminuzione dei punti di carico/scarico dei bus turistici, che sono stati ridotti sostanzialmente a due, Villa Costanza e Lungarno della Zecca Vecchia. La decisione della nuova amministrazione, in particolare dell’assessore al Turismo Vicini e all’Urbanistica Andrea Giorgio di spostare il punto del Lungarno della Zecca Vecchia a Piazza Vittorio Veneto, dal 1 luglio, ha colto tutti impreparati. Questa decisione è stata comunicata nelle scorse settimane a tutte le categorie interessate senza alcuna consultazione con le stesse, insomma una decisione presa a tavolino. Abbiamo fatto presente ai nostri assessori alcuni punti critici di questa decisione, ma non siamo stati ascoltati, la nostra principale preoccupazione è proprio l’impatto sulla città e sui residenti. Piazza Vittorio Veneto dista circa 40 minuti a piedi, spesso sotto il sole cocente dei Lungarni, una distanza difficile da proporre ai nostri visitatori la cui età media si aggira attorno ai70 anni e spesso non abituati a camminare. Unica alternativa al percorso a piedi è l’uso della tramvia ma questo avrà un impatto devastante sulla cittadinanza che la usa ogni giorno per andare al lavoro e che già adesso ha difficoltà per i gruppi di turisti che la usano arrivando da Villa Costanza. Inoltre, mentre dal Lungarno della Zecca i nostri visitatori trovano subito dei bagni pubblici e molti bar e ristoranti nel quartiere di Santa Croce che ormai da anni si è dotato di strutture adeguate ad accogliere un flusso importante e continuo di turisti, dalla parte del parco delle Cascine c’è ancora tutto da fare, compreso un numero adeguato di bagni pubblici.

Siamo allarmati anche per la questione sicurezza: da anni il Parco delle Cascine è diventato crocevia di spaccio di droga e attività di malaffare, in questa maniera mettiamo a rischio i nostri visitatori che si troveranno a contatto con realtà difficilissime e violente. Esprimiamo con forza la nostra preoccupazione sia per dar voce ai nostri visitatori che avranno enormi problemi inaspettati da gestire, difficoltà che non sono presenti in nessuna altra città d’Europa a vocazione turistica, sia per dar voce ai residenti che si troveranno a non poter prendere più la tramvia, né i mezzi pubblici. L’amministrazione dopo avere convinto la cittadinanza a non usare la macchina adesso impedisce anche l’uso dei mezzi pubblici senza dare altre opzioni a chi in questa città deve vivere ogni giorno. Senza neppure citare l’impatto che questa decisione avrà sul traffico all’uscita dell’autostrada Firenze Nord che diventerà l’unica praticabile per i bus turistici e sulla zona di Porta a Prato, già congestionata in molte ore della giornata.Questa incauta gestione aumenta il sentimento negativo della cittadinanza nei confronti dei turisti e genera malcontento e dissapori inutili, invece di sottolineare il valore aggiunto di una città che viene amata in tutto il mondo.
La nostra associazione congiunta ad AGT Toscana e ANGT crede che si debba trovare una soluzione alternativa, mettere più punti di carico/scarico, gestire gli arrivi attraverso il pagamento del ticket di ingresso per i bus, inserire navette dedicate che evitino l’impatto sulla cittadinanza. In ogni caso basterebbe che i nostri amministratori provassero a fare quel tragitto ogni giorno da semplici cittadini e siamo certi che anche loro si convincerebbero della necessità di piani alternativi, ben pensati e ben progettati.
