Difficile sottovalutare l’importanza della Settima Casa in campo relazionale: basti pensare che, il Discendente, cioè quello che abbiamo chiamato “la bussola dell’Amore” è proprio la cuspide di questa Casa. Se chiedete a qualsiasi astrologo dove guardare le questioni relative alle relazioni nel vostro Tema Natale, vi risponderà senza dubbio e senza esitazione di guardare la Settima Casa. Del resto, tutta la tradizione astrologica millenaria considerava questa come la vera e unica “Casa dell’Amore”. E per molti versi è più che sensato, soprattutto per come intendevano per lo più le relazioni di coppia gli uomini e le donne di un tempo. È qui, infatti, che l’amore diventa una questione più stabile, una vera e propria relazione. È qui soprattutto che i rapporti vengono ufficializzati, certificati e legalizzati. Se la Quinta è la Casa dell’innamoramento, la Settima è per eccellenza la Casa del matrimonio, della convivenza o quanto meno della coppia. Per questo dico che è più che sensato che nella tradizione fosse questa la Casa delle relazioni. È solo in tempi piuttosto recenti, infatti, che gli uomini e le donne vivono le relazioni con tanta leggerezza e che tendono a confondere l’innamoramento e l’amore. Oggi spesso non esiste nemmeno più la coppia, in senso stretto, soprattutto tra i più giovani. Inoltre, fino a non molto tempo fa, ci si sposava per molti motivi, non sempre di carattere sentimentale, e comunque raramente per amore: molto più spesso si trattava di legami di convenienza, di matrimoni combinati dalle famiglie o dalle necessità, in cui a volte l’amore per come lo intendiamo oggi era perfino del tutto assente. Non c’era tutto quel trasporto e quella passione di cui ci parla la Quinta Casa, o quanto meno non necessariamente.
Come abbiamo visto, la Quarta e la Quinta Casa rappresentano un’idea e un sentimento di amore piuttosto immaturi: nella Quarta abbiamo spesso a che fare con un amore carico di comportamenti e di retaggi infantili, mentre nella Quinta abbiamo spesso a che fare con un amore che abbiamo definito adolescenziale. Con la Settima Casa noi entriamo in uno scenario completamente diverso, in cui l’amore viene inteso e vissuto in modo più maturo: qui passano in secondo piano le esigenze, le pulsioni e le istanze dell’individuo, per fare spazio alla relazione, che ha una sua natura, una sua forma, ha i suoi bisogni e le sue dinamiche. In mezzo, c’è stato il processo della Sesta Casa; ossia del fare i conti con il principio di realtà, con i propri limiti e i propri “fallimenti”, con le proprie imperfezioni, ma anche con la dimensione e l’organizzazione pratica del vivere quotidiano, con le sue incombenze e con tutte le difficoltà quindi legate al vivere l’amore nella sua dimensione quotidiana. Come sappiamo la Sesta è una Casa di crisi e di confronto con i limiti del proprio ego, e con la visione egocentrica della vita. La Sesta Casa ci insegna in altri termini che non gira tutto intorno a noi, e che la vita richiede anche una certa dose di sacrificio e di senso del dovere.
Così con la Settima Casa giungiamo ad una dimensione dell’amore che è quella della coppia ufficializzata e stabilizzata, regolamentata. Questa Casa rappresenta il sodalizio, il patto che due persone stringono tra loro. Quando la fase dell’innamoramento passa, infatti, di solito si attraversa un periodo di crisi, in cui cominciamo a vedere l’altro per quello che è, con tutti i suoi difetti e le sue imperfezioni. E questa potremmo dire che è la fase metaforicamente rappresentata dalla Sesta Casa. Se la relazione sopravvive a questo processo, e i due individui decidono di continuare nonostante le difficoltà a relazionarsi, allora entriamo nel terreno della Settima Casa, che è una Casa essenzialmente di compromesso e di mediazione. Non a caso il segno associato alla Settima è quello della Bilancia. Qui si rinuncia all’egocentrismo e ci si apre all’altro. La Settima rappresenta un impegno reciproco, la cooperazione, la condivisione.
Una settima casa densamente popolata di pianeti, ovviamente, segnala l’esigenza da parte dell’individuo di costruire una coppia, di mettersi in relazione, di condividere. Soprattutto se c’è il Sole in questa Casa, sappiamo che per il soggetto in questione la relazione, o eventualmente l’ambito relazionale, è una parte centrale del suo percorso evolutivo. Se c’è la Luna, probabilmente per il soggetto la coppia è essenziale per stare bene, per sentirsi emotivamente stabile e soddisfatto. Ovviamente questo implica una certa difficoltà da parte del soggetto a restare solo, e molto spesso una certa tendenza a sviluppare dipendenze affettive. Venere qui in domicilio, rende la persona particolarmente propensa a dedicarsi alla relazione, e particolarmente attratta da persone di bell’aspetto. Chi ha Venere in Settima Casa in genere ha una spiccata sensibilità estetica, e un bisogno essenziale di creare o di trovare bellezza nella vita. Tale bellezza si mostra in particolar modo proprio attraverso le proprie relazioni. Chi ha Marte in settima Casa, invece, tende a portare in primo piano nella coppia la passione e la propria dimensione istintuale.
Non dimentichiamo però, che la Settima Casa non rappresenta soltanto una predisposizione o una certa necessità di costruire legami seri, stabili e duraturi. Essa rappresenta anche tutto ciò che ha a che fare con il meccanismo della proiezione e dello specchio. I pianeti nella nostra Settima Casa, in altri termini, possono spesso indicare anche delle caratteristiche e delle energie, delle parti di noi stessi, che facciamo fatica a vedere e a riconoscere, e che vengono incarnate proprio dal nostro partner. Oppure delle parti di noi che facciamo fatica ad esprimere, e che esprimiamo (spesso come dinamiche inconsce), soltanto quando entriamo in relazione. Per esempio, la Luna in questa Casa, può rappresentare anche la tendenza del soggetto a cercare o trovare partner particolarmente instabili, emotivi, sensibili, forse addirittura infantili. Così come potrebbe segnalare una tendenza del soggetto stesso a tirare fuori la propria emotività e i propri lati più “lunari” soltanto nella coppia. Allo stesso modo Marte in Settima potrebbe significare anche la tendenza del soggetto a tirare fuori la propria rabbia e la propria aggressività proprio nelle relazioni, oppure la tendenza ad attrarre e ad essere attratto da persone particolarmente aggressive. In ogni caso, come vedete, la persona è in qualche modo costretta a fare i conti con questa parte di sé, in questo caso con la propria aggressività, solo o prevalentemente quando entra in una relazione: nel primo caso la coppia è il contesto, il terreno nel quale la propria aggressività trova spazio, nel secondo è la proiezione di una parte di sé in ombra, non vista e non riconosciuta, che si manifesta attraverso l’altro. Ma in entrambi i casi il soggetto farà fatica a riconoscere questa caratteristica come propria, perché anche nel primo caso, nel caso in cui cioè manifesti esso stesso atteggiamenti aggressivi nella relazione, non avendo altri contesti in cui questa parte di sé ha occasione per emergere, attribuirà quasi sicuramente questa aggressività alla dinamica disfunzionale di quella specifica coppia, più che a se stesso. In altri termini penserà e dirà che è l’altro, è il partner, a farlo diventare così, a renderlo aggressivo. Del resto, devo dire che avere Marte in Settima Casa, segnala quasi sempre la presenza di una certa dose di conflittualità e di aggressività all’interno della coppia. Così come la presenza della Luna in questa Casa, determina quasi sempre delle connotazioni emotive particolarmente rilevanti nelle relazioni. In ogni caso, se vogliamo evolvere e aspirare ad uscire dai loop che si ripresentano costantemente nelle nostre relazioni, non c’è altra strada se non il riconoscere innanzitutto che la dinamica è la nostra, che ciò che vediamo uscire attraverso il rapporto con l’altro sono le nostre ombre con cui dobbiamo fare i conti.