Secondo voi di cosa si potrebbe parlare il 25 Novembre?I ragazzi del liceo scientifico E. Fermi di Massa hanno risposto così:
“Il coraggio di dire no”. Franca Viola
“La forza del mio pensiero ti spaventa e tu la sfuggi ricorrendo alla violenta brutalità”. Ipazia
“Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo”. Malala Yousafzai
“La sola aria che respiro mi rende felice”. Elisa Claps
“La sua vita si spegneva strangolata da chi avrebbe dovuto amarla”. Sarah Scazzi.
“Preferisco registrarmi da viva, prima che diventi l’ennesimo caso di femminicidio”. Chiara Balistreri
“La vita di una donna spezzata per gelosia ed egoismo proprio nella nostra città a pochi passi da noi”. Cristina Biagi
“Madre di tre figli che ancora attendono il suo ritorno”. Ester Palmieri
“Un processo impregnato da umiliazioni, sofferenze e delusioni”. Artemisia Gentileschi
“Non una donna di meno, non una morta di più”. Susana Chávez Castillo
“Caso Olivo: nessuna giustizia”. Ernestina Beccaro
“Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi fa certe cose, non chi le subisce”. Franca Viola
Le didascalie e le citazioni (in corsivo) sopra riportate sono il frutto di riflessioni condivise da alcuni studenti delle classi 5^C e 5^G, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Tutto è nato grazie all’iniziativa proposta dalla professoressa di filosofia e storia: realizzare un’installazione con lo scopo di sensibilizzare e non dimenticare i soprusi che ogni giorno le donne subiscono. Camminando di fronte all’ingresso della scuola, i passanti potranno notare diverse paia di scarpe lasciate dalle studentesse nel cortile anteriore dell’istituto. A ciascun paio di scarpe è stato associato, con un nastrino rosso, un biglietto sul quale sono stati riportati il nome di una donna vittima di violenza accompagnato da una breve didascalia contenente la sua storia o le frasi sopra citate, scelte e scritte dalle ragazze che hanno espresso in questo modo ciò che le ha colpite maggiormente di queste tragiche vicende; e i ragazzi hanno espresso il loro contributo esibendo orgogliosamente un vezzoso fiocchetto rosso.
“Mi è piaciuta la partecipazione di tutta la classe, perché ha dimostrato maturità e interesse a esprimere l’importanza del messaggio che la giornata vuole trasmettere”.
“E’ un ottimo punto di partenza affinché nei prossimi anni possa essere sviluppato in modo tale da coinvolgere sempre più persone”.
Sono queste le parole di due professoresse che hanno assistito al momento della realizzazione dell’installazione, durante la quale ogni studentessa ha condiviso a voce alta la propria riflessione regalandola a tutti i partecipanti, e lasciando scarpe e biglietto per …. non dimenticare!