Quante volte ci è capitato di pensare: “Grazie a queste nuove informazioni, finalmente ho compreso anche quel ragionamento precedente!” Senza scendere troppo nel dettaglio, al termine “ragionamento” si potrebbero sostituire espressioni altre: formula, dimostrazione, argomento, tecnica, esercizio, regola. Il valore della circolarità dell’apprendimento e dei tempi diversi che lo rendono efficace ha guidato i docenti del liceo scientifico Fermi nel proporre per l’imminente anno scolastico la sperimentazione della scansione annuale, senza suddividere la valutazione degli apprendimenti in due periodi, che siano due quadrimestri o un trimestre e un pentamestre. Gli studenti avranno a disposizione l’intero periodo scolastico per cimentarsi con lo studio proposto, per ottenere quel supporto necessario volto al recupero dei passaggi più ostici, per individuare stimoli e strategie che consentano loro di trovare soluzioni personali per superare gli ostacoli. Le valutazioni ci saranno, come di consueto, e anzi, ogni tre mesi saranno comunicate alle famiglie eventuali debolezze o necessità di recuperare lo studio di alcuni argomenti svolti in classe, nell’ottica formativa delle valutazioni intese come feed back del proprio studio, così da consentire allo studente la possibilità di elaborare nuove strategie, motivato dalla soddisfazione di essere messo in grado di superare un ostacolo. Ecco allora che saranno sempre garantiti percorsi di recupero durante l’anno e le prove atte a verificare il superamento delle difficoltà, restando infine la possibilità di ricorrere alla sospensione del giudizio a fine anno scolastico, avendo così ancora la possibilità di recuperare gli apprendimenti mancanti – ma necessari per il successivo anno scolastico – durante i mesi estivi con ulteriori corsi di recupero.I docenti del “Fermi” sono persuasi della validità formativa di tale proposta, che non abbandona gli studenti in un incontrollato periodo di studi, ma li tieni fermamente agganciati nel circolo virtuoso dell’insegnamento/apprendimento: per conoscersi meglio, per sperimentare nuove strade, per superare le difficoltà senza sentirsene oppressi, per mantenere impegni presi, per vivere l’ “insuccesso” come occasione per rimodulare il proprio impegno o per ricercare nuovi percorsi più efficaci.