Undici appuntamenti in undici giorni: anche per la seconda edizione Ra.Re. Rassegna delle Resistenze, organizzata dal circolo Arci Spazio Alber1ca presenta un programma ricchissimo di spunti. “Resistere è uno stile di vita per noi che non ci rassegniamo – dicono le organizzatrici Luciana Ceccarelli e Marina Babboni – La tentazione è forte: la banalità, gli slogan troppo facili che suonano bene ma non spiegano nulla, la rassicurante tranquillità del conformismo, il degrado culturale che piano piano sdogana parole e idee che sembravano impronunciabili e impensabili, il tentativo di imporre una nuova, pacificatoria narrazione della storia, dove non ci sono giusti e ingiusti, la guerra che torna nella nostra quotidianità, l’ingiustizia presentata come naturale portato della modernità, la rimozione della memoria. È faticoso non rassegnarsi, è difficile scegliere le battaglie, le resistenze su cui concentrarsi perché sono tanti, troppi i fronti che chiamano la nostra resistenza, la nostra voglia di capire e fare chiarezza, smascherare menzogne e mezze verità.
E allora dobbiamo fare come le donne e gli uomini che scelsero la resistenza al nazifascismo, qualcuno con grande consapevolezza, altri seguendo l’istinto e la voglia di libertà. Siamo fortunati, non dobbiamo rischiare la vita, dobbiamo solo cominciare a “metter le mani in pasta”. Magari cominciando da noi, dal nutrire la mente e il cuore con pratiche emozionanti e intelligenti, ricordando che la difesa della salute pubblica e la protezione del nostro territorio dall’inquinamento ci riguardano e non possiamo delegarne la salvaguardia; non distogliendo lo sguardo dalla lotta di un popolo misconosciuto, capro espiatorio del complesso di colpa dell’occidente che non seppe riconoscere in tempo la furia razzista del nazifascismo, così come non riesce a vedere il pericolo della tentazione bellicista che imperversa in Europa; ripartendo dall’esempio di resistenza, creatività, cultura del lavoro di un collettivo di fabbrica che resiste alla protervia di una proprietà incapace e compromessa; o incontrando l’esempio virtuoso di chi da immigrato si è fatto imprenditore solidale, generoso capace di valorizzare il nostro territorio anche dove sembrava ci fosse solo abbandono; e ricordando infine chi non solo seppe resistere alla narrazione della malattia mentale come stigma sociale, ma seppe rivoluzionare il mondo degli ospedali psichiatrici, riconoscendo le persone dietro la malattia, contaminando la psichiatria tradizionale con la sociologia, fino alla conquista della L 180 e alla sua difesa contro i ripetuti tentativi di cancellarla o limitarne la portata. Tutto questo arricchito di musica, immagini, storie, performance. Perché noi ci crediamo: Resisto quindi sono”.
Ecco di seguito gli appuntamenti:
Martedì 18 giugno alle 18 inaugurazione con la mostra ’Farmoplant: un crimine di pace’: rievocazione per immagini del terribile crimine ambientale. Alle 21, dopo il brindisi, incontro su ’Eco-Resistenze’ con Marcello Palagi, direttore Ecoapuano, Maria Mattei, consigliera comunale, Clara Gonnelli, presidente Adic.
Mercoledì 19 giugno alle 18 ’Il massimo del tribalismo al massimo della civiltà’ conversazione con Silvano Cacciari e presentazione del libro: “La finanza è guerra“.
Il 20 giugno alle 21 si parlerà di Palestina con Youssef Salman, Karim Hamarneh, e Moni Ovadia in collegamento.
Il 21 giugno alle 18 focus sul disastro sanità e privatizzazione. Ne discutono: Luca Ceccarelli, Emanuela Bavazzano e i Comitati Sanità pubblica e Primo soccorso.
Il 22 e 23 giugno laboratorio sul corpo ’Danza in silenzio’ a cura di Aline Nari di UbuDanza. Il 24 giugno alle 21 ’Con tutta la dignità in corpo’ con Eliana Como e il Collettivo di Fabbrica ex Gkn. La storia esemplare della resistenza della fabbrica di Campi Bisenzio.
Il 25 giugno alle ore 18 usciamo in piazza Alberica con Francois Desiré Bazie e la musica dei Griot.
Il 26 giugno alle 18 ci sarà 180 Bene Comune. L’eredità di Franco Basaglia’, conversazione con Carla Ferrari Aggradi, presidente Forum Nazionale Salute Mentale
Il 27 giugno alle 18, ancora 180 Bene Comune’ con Marica Setaro e le lettrici di Spazio Alber1ca. Si parlerà Franca Ongaro e il suo impegno nella difesa della Legge Basaglia dai tentativi di cancellarla e stravolgerne l’impianto.
Chiude la rassegna il 28 giugno alle 18 ’180 Bene Comune. Manicomio addio! Contro tutti i muri’, il racconto di Chille de la balanza (nella foto con Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza. Chille storica compagnia che risiede dal 1998 a San Salvi, ex città manicomio di Firenze. A seguire festa di chiusura.