Il luppolo è una pianta infestante, perenne, che in primavera sviluppa fusti legnosi lunghi dai tre ai sette metri, coperti di una peluria irritante, che si aggrovigliano e attorcigliano saldamente attorno alle siepi, formando cespugli, grazie a delle spinette uncinate. La pianta di luppolo appartiene ,come la canapa, alla famiglia delle Cannabacee. Ha le foglie a forma di cuore, che nella parte superiore sono ruvide al tatto, mentre nella parte inferiore sono resinose e i fiori, di colore verdognolo, che sono riuniti in pannocchie pendule. La fioritura avviene in estate. I frutti sono a forma di piccoli coni di colore grigio-verde. Il luppolo è una pianta lianosa, cioè incapace di reggersi da sola, che si attacca o si appoggia ad altre piante spesso strozzandole come un lupo fa con le sue prede, da qui il nome lupulus. Ama terreni fertili, come viene ricordato anche nella seconda parte del nome botanico humulus da humus, e adora ambienti umidi: lo si trova facilmente lungo canali, corsi d’acqua e fossi. Tutta la pianta emana un aroma caratteristico, particolarmente evidente quando è in fiore. I germogli del luppolo sono ipocalorici e hanno proprietà tonificanti, rinfrescanti, diuretiche e lassative. Il luppolo è considerato purificatore del sangue e stimolante delle funzioni epatiche, oltre che sedativo. I coni femminili vengono raccolti a fine estate e sono impiegati tradizionalmente per curare ansietà, insonnia, e i vari disturbi del sonno, tanto che, un tempo, si usava riempire le federe dei cuscini con i coni maturi e essiccati, che durante la notte rilasciavano i principi attivi volatili. Il luppolo è utile in caso di tensione, irrequietezza, irritabilità, eccitabilità, iperattività, deficit di attenzione, nervosismo. Inoltre è diuretico, stimola l’appetito, e grazie al contenuto in fitoestrogeni stimola la lattazione (un tempo si diceva che la birra data alle puerpere facesse buon latte) ed è di grande aiuto durante la menopausa.

Grazie alle sostanze amaro toniche stimola la digestione. L’ infuso delle infiorescenze femminili viene bevuto per facilitare il sonno e per calmare l’ irrequietezza. Oltre che impiegato in infusione, mettendo i suoi coni maturi a macerare in olio d’ oliva, dentro ad un barattolo di vetro, ed esponendolo poi al sole oppure scaldandolo per qualche ora a bagnomaria, si ottiene un olio che, una volta filtrato, può essere impiegato sulla pelle rilassata del decolletè, specie se stressata dopo un periodo di allattamento o dopo diete dimagranti.
Le cime di luppolo, per uso alimentare, si raccolgono in primavera da marzo a maggio, per una lunghezza di 10 /15 cm, quando sono turgide e croccanti, molto simili alle cime di asparagi per il loro sapore delicato e dolce. Raccolte le cime tenere dopo pochi giorni la pianta ne produrrà nuove. Oltre ad essere mangiate lessate, sono ottime cucinate in risotti e frittate. È preferibile utilizzarle appena colte, altrimenti si può mettere il mazzetto dei germogli in un bicchiere con dell’acqua mantenendolo così fresco per 24 ore.