illustrazione di Giorgia Parenti
Maurizio è un apicoltore. Sono attratta dal modo in cui parla del suo lavoro: “In inverno le arnie restano chiuse, all’interno le api producono con il loro movimento una temperatura costante di 35 gradi”. Ho bisogno di chiudere gli occhi. Visualizzo questo cerchio di fuoco che irradia calore. Adesso ho nella testa il ronzio, nelle orecchie il ritmo di un tango. Le palpebre socchiuse, penso allo scaffale che ospita una cospicua quantità di vasi di vetro, a tutto quell’oro che luccica.
Mi bacia, senza nessuna passione, con la precisione con cui probabilmente ha sistemato i barattoli. Eppure sento il sapore del miele, il piacere che sale: voglio solo godere, Ape Regina.
Mi ripeto quello che mi ha sussurrato: “Le api sono gli unici esseri viventi che moltiplicano invece di togliere”.