illustrazione di Giorgia Parenti

5 e 34: suona la sveglia, mi faccio questo piccolo regalo, quattro minuti di sonno. Colazione, doccia. “Bimbi, sveglia!”. Poi un susseguirsi di abbracci distratti, tempo incastrato nella mia tabella di marcia, il cuore che soffre per ogni casellina non spuntata. Troppi pensieri: il lavoro, i figli, i genitori anziani, la mia povera mamma che ogni giorno comprende il mio “Non ce l’ho fatta, passo domani”.

Finalmente, di nuovo a letto. Ma stasera mi sento strana. Come sono invecchiate le mie mani. Di fianco a me una signora che non conosco, un po’ mi spaventa. Mi prende la mano, mi dice con dolcezza: “Teresa raccontami un po’”. Non so… mi sono svegliata alle 5 e 34 minuti.