Illustrazione di Giorgia Parenti

C’era un sentiero aspro che declinava verso il boschetto di macchia mediterranea, lo zaino sembrava un po’ più pesante. Dopo l’intervento non era stato facile recuperare le forze. Senza un lamento, procedeva a passi piccoli e regolari, per non sentire la fatica. L’odore del salmastro preannunciava la vista del mare. Ripassava a mente il discorso che si era preparata. Sapeva che, altrimenti, sarebbe rimasta muta come un pesce. Ma quando se li ritrovò di fronte aveva dimenticato tutto. “Come mai sei sola?”. Non sapevano che Anna era morta, e che il suo cuore batteva dentro di lei. Silvia tirò fuori l’urna, e non spiccicò parola. Erano pronti per il solstizio.