Presupposti. Mi presento sono MG, il mio mestiere è ascoltare le vite degli altri. Rimango incantata, in ognuna c’è un momento lirico, epico, un finale a sorpresa. Un particolare che mi tormenta. Esprimere a parole un sentimento, essere sinceri con noi stessi, compiere quel gesto che da tempo immaginiamo, non avere paura di essere cattivi, inconsueti, inadeguati, questo è il presupposto per esistere. Cerco la definizione nel vocabolario. Presupposto: /presu’p:osto/ s. m. [part. pass. di presupporre]. – 1. [ciò che è considerato fondamentale in un ragionamento, in un’argomentazione e sim.: i p. di una teoria] ≈ assunto, base, fondamento, premessa. 2. stato di cose necessario…
La parola giusta. C’è sempre un momento nella vita che diventa il cardine del nostro racconto, da cui non si può prescindere, che diventa la base, su cui plasmare il nostro futuro. Ho provato a chiudere questa definizione in cento parole, ridurre, limare, togliere. Il nocciolo di tutte le storie, il momento in cui tutto cambia, e si crea il presupposto per le scelte a venire.
Storie in cento parole, personaggi con il carattere definito, storie in cui rispecchiarsi, per poter immaginare, ognuno a modo suo, che cosa c’era prima, che cosa avverrà.
I racconti saranno illustrati da un’amica, Giorgia Parenti, giovane e talentuosa , a cui ho chiesto di tradurre in immagini il mio intento. Questo è il modo in cui si descrive: “ho 28 anni, leggenda narra che abbia imparato prima a scarabocchiare che a camminare, i fatti invece dicono pittrice trasformata in grafica. La verità? Il primo amore, il disegno, non si scorda mai”.
Io invece sono: instancabile donna, madre di tre generazioni, lavora all’ospedale del cuore dove di recente ha messo alla dura prova il suo. Reduce da una tempesta amorosa, semina raggi di sole su carta. Questa è la presentazione che ho chiesto di scrivere a mia figlia, vi assicuro che è tutto vero.
Buon viaggio a tutti.
Da domenica 16 luglio su Diari Toscani