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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Imperdibile la nuova mostra di Steve McCurry a Firenze

DiSilvia Meacci

Giu 1, 2023

C’è tempo fino all’8 ottobre per ammirare la nuova mostra “Steve McCurry Children” del celebre fotografo statunitense. Dove? Al Museo degli Innocenti, a Firenze,  istituto che da oltre 600 anni si occupa di promuovere e tutelare i diritti dei bambini con asilo nido, scuola materna, case famiglia per piccoli e madri in difficoltà. È il luogo ideale per ospitare la galleria di ritratti di McCurry dedicati all’infanzia, se si pensa che allo Spedale degli Innocenti, già nel ‘400 e nel primo ‘500,  i bambini erano abbandonati sotto il loggiato in una pila, una pietra concava,  affinché fossero garantite loro accoglienza e cura.

Sono 100 le foto che Steve McCurry ha scattato in 50 anni durante i suoi viaggi per lavoro, in Afghanistan, India, Yemen, Tibet, Filippine, Germania, Nepal, Malesia, Mongolia, Italia, Irlanda, Pakistan, Myanmar, Messico, Stati Uniti, Libano e in altri paesi. Costituiscono un corpo unico a descrivere l’universo infantile. La mostra è suddivisa in sezioni che ritraggono i bambini nei momenti di apprendimento, a scuola, al lavoro, in contesti bellici o a tu per tu con gli amici, assorbiti in rapporti amicali o parentali. Tutti gli scatti lasciano senza parole per la bellezza dei soggetti immortalati, per i colori, per la tecnica fotografica eccelsa  e per lo sguardo attento e ispirato del fotografo che svela la forza e la resilienza dei piccoli umani. Nei primi piani che accolgono il visitatore sono soprattutto gli occhi dei bambini a parlare. Sono occhi imploranti, di sfida, talvolta divertiti e sorridenti, ma più puntualmente seri o risentiti con il mondo adulto. Sono occhi grandi e profondi che seguono lo sguardo dei visitatori. Sono i bambini di un mondo spesso svantaggiato. Bambini mutilati, lavoratori: lustrascarpe, venditori di tè, mandriani, suonatori e accattoni, oppure armati di picconi e con torce sulla testa, piccoli minatori o piccoli soldati con munizioni in spalla. Sono ripresi anche in momenti di svago, perché i piccoli sanno comunque distrarsi nella mancanza e nello sconforto, ma con un destino già segnato, spesso abbigliati, conciati e acconciati con trucchi o abiti tradizionali, vestiti come i grandi, con copricapi tipici, con il velo, rasati, con serpenti al collo, con dilatatori alle orecchie, pellicce o foglie di banano sulla testa. Sono perle di bellezza in contesti agiati o degradati, condizionati da ideologie o dalla religione, sono cuccioli abituati in certi casi alla presenza di un kalashnikov posato con naturalezza su un tavolino insieme a una tazza di tè. Sono perle inserite in paesaggi che li sovrastano, in una natura più grande di loro che già è presagio della caducità della vita umana.

Il biglietto di accesso alla mostra permette di visitare anche il Museo degli Innocenti. Si tratta di un’occasione imperdibile, dunque, per visionare i documenti o gli oggetti dei bambini abbandonati nel passato, commuoversi, riflettere e poi continuare ad emozionarsi con gli scatti di Mc Curry.

La mostra curata da Biba Giacchetti con Melissa Camilli del team di SudEst57, promossa dal Comune di Firenze, in collaborazione con l’Istituto dell’Istituto degli Innocenti, prodotta e organizzata da Civita Mostre e Musei con In Your Event by Cristoforo SCS, e realizzata con il supporto di Unicoop Firenze, I Gigli e Mercato Centrale, sarà aperta sino all’ 8 ottobre.

Maggiori informazioni https://www.museodeglinnocenti.it/a-firenze-la-nuova-mostra-steve-mccurry-children/

foto di Silvia Meacci