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Quando un artista divora il palco

DiGrave e Courson

Mag 17, 2023

La musica non è semplicemente vasta, è immensa. C’è sempre qualche artista però che ci segna particolarmente e oggi parleremo di Axl Rose, il frontman dei Guns N’ Roses. Il motivo è semplice: è un punto di riferimento importantissimo per Ivan Grave e in queste righe spiegheremo il perché. Il cantante de la Faida ci racconta: “Appena l’ho visto, sono rimasto folgorato per il suo modo di stare sul palco. Per me, lui è il miglior frontman nel mondo dell’hard rock. La sua voce e la sua presenza sono unici e la cosa eccezionale è che anche se lui si ispirava a tanti altri artisti, in realtà, è riuscito ad essere unico e originale. Non parliamo, poi, di quanto ho amato sentirlo parlare prima dei brani. Io sento i suoi insegnamenti con me sempre, sul palco e non solo. La sua carriera è stata segnata da debolezze umane: basta leggere le sue biografie per comprendere quanto tormento avesse dentro. Pur avendo una storia diversa dalla sua, ho sempre sentito vicino il suo bisogno di trovare se stesso. Mi dà fastidio pensare a tutte quelle volte in cui si è presentato in ritardo ai concerti, o a quante volte ha dato di matto, interrompendo gli show per esempio. Io non sono così, sono forse anche troppo pignolo. Ma analizzando nel profondo la sua figura, il tempo ha dimostrato che Axl lottava costantemente con un’instabilità psicologica, che non auguro a nessuno. Cosa potrei mai criticare? Come potrebbe qualcuno esprimere giudizi su situazioni complicate come la sua? Non riusciva a stare dove gli veniva detto di stare, non riusciva a gestire il suo essere suscettibile. Iniziare un percorso di rinascita nel pieno del successo, penso fosse alquanto impossibile. I Guns N’Roses hanno creato una vera e propria generazione di appassionati, si sono introdotti nel mondo della musica in un momento molto particolare e hanno messo d’accordo tutti. I Guns erano una famiglia, hanno vissuto dentro una stanza, tutti insieme, campavano a malapena e tutto per la musica. Se prendiamo una canzone come Coma, è davvero difficile credere che non sia stata scritta ieri, suonerà per sempre moderna. La verità che una buona parte di me, artisticamente parlando, la devo ad Axl Rose, alla sua grinta e a quel suo modo di divorare il palco. Non ce n’è per nessuno. Se ho voglia di vedere i Guns N’Roses, ora, in seguito alla riunion? La verità è: no. Per me, non è una vera e propria reunion: manca qualcuno all’appello e non ho neanche voglia di pensare che sia solo business. So solo che, da ciò che ho visto nei video, Axl sembra aver trovato la sua dimensione. Dopo troppi anni di pausa e di cadute, vedo un uomo, un artista che sale sul palco e porta avanti ciò che inizia, ogni santa volta. Ancora una volta, quindi, per me lui è un punto di riferimento, una forza e una grande soddisfazione”.