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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Andian p’r erbi: Asparago Selvatico – Asparagus acutifolius) vulgo  Sparz

DiTiziana Telara

Mag 15, 2023

L’asparago selvatico, nome scientifico Asparagus acutifolius, è una pianta della famiglia delle Liliaceae reperibile praticamente in tutto il bacino del Mediterraneo. Da non confondersi con il luppolo selvatico o con i germogli di pungitopo (entrambi chiamati anche “asparagi selvatici”) commestibili pure questi , raccolti a primavera, nelle campagne e nei luoghi incolti per farne risotti, frittate e minestre.                                               

Nella medicina popolare degli asparagi  vengono raccolti i germogli, con cui viene fatto un decotto  bevuto come diuretico e come generico antinfiammatorio. L’asparago selvatico è  un tonico potente, ma delicato per i  polmoni. Ottimo per i fumatori, per chi lavora costantemente in ambienti asciutti e per le persone con tosse secca. Aiuta a inumidire i polmoni, a rimuovere le tossine delle vie respiratorie  e a migliorare tutte le funzioni respiratorie. Questa erba stimola infatti la capacità naturale del corpo di produrre muco, facilitando un respiro più profondo.                                                                                    

 I germogli commestibili hanno note proprietà diuretiche, oltre essere anche antiedemigeni, antireumatici, purificanti e lassativi. Sempre dalla medicina popolare il consumo di asparagi  è raccomandato  come digestivo, per trattare diversi disturbi ai reni e al fegato, malattie della prostata, litiasi dei dotti biliari o infiammazioni del fegato e bile,  inoltre aiuta a  perdere peso. Gli asparagi sono uno scrigno di nutrienti benefici, tra i quali possiamo trovare fibre vegetali, acido folico e vitamine, con particolare riferimento alla vitamina A, alla vitamina C ed alla vitamina E. Presentano inoltre un interessante contenuto di sali minerali, possiamo quindi dire che è un alimento sano. In cucina vengono usati esclusivamente i turioni (i germogli )  lessati e conditi con olio e mangiati in purezza oppure usati per preparare risotti, frittate, minestre, zuppe. L’asparago selvatico con il suo gusto leggermente amarognolo  è più apprezzato dell’ asparago coltivato perchè più saporito .

Attingendo ai ricordi di famiglia, Nonno Vento trovò un asparago selvatico di eccezionali proporzioni che lui chiamò “asparago mostruoso”.