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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Palazzetto dello sport a Marina? Il passato glorioso è sempre stato altrove

DiVinicia Tesconi

Mar 10, 2023

È solo un’ ipotesi, probabilmente uno dei tanti “pour parler”, che sono stati fatti negli ormai sedici anni da quando il mitico Hotel Mediterraneo, gioiello del litorale di Marina di Carrara, è stato abbattuto e l’area su cui sorgeva, è rimasta una dolorosa ferita di abbandono e degrado, in una delle zone centrali della frazione più grande della città, ma l’autorevolezza della fonte della notizia – la sindaca di Carrara, Serena Arrighi – ha aperto il polemico  fronte delle considerazioni social al riguardo, che hanno cominciato a fioccare un po’ da ogni parte. Arrighi non ha escluso che la tribolata destinazione dell’area a ridosso del porto, a pochi passi dalla frequentatissima piazza Menconi e immersa in una apprezzata area verde, potrebbe anche essere usata per ospitare quel tanto agognato palazzetto dello sport, che Carrara non ha mai avuto. Perché no? Ha detto la sindaca, che, tuttavia, si è detta aperta al confronto e al dialogo con la  cittadinanza per trovare la soluzione migliore e proprio il 22 marzo sarà a Marina, nella sede della ex circoscrizione – cioè esattamente davanti al sito in questione-  nel secondo degli incontri “Fuori dal comune” che ha programmato per avere un confronto diretto con i cittadini.

 Tornando all’ipotesi palazzetto dello sport, la prima generale obiezione è stata  la difficoltà a realizzare, in quella zona, i fondamentali parcheggi che un palazzetto dello sport richiederebbe, seguita, poi, dalle molte perplessità sull’inserimento di una struttura sportiva in un’area più impostata sulla ricezione turistica, che avrebbe bisogno di un potenziamento in hotel e alberghi.  Ma anche se l’ipotesi ha un po’ scaldato gli animi – cosa per la quale, a Carrara, non ci vuol nulla – sicuramente è risultata un passo avanti rispetto all’anacronistica destinazione a parcheggio – peraltro in relazione solo al giovedì, giorno del mercato settimanale – che era stata, invece, sostenuta dalla precedente amministrazione.

Il destino dell’area ex hotel Mediterraneo è assolutamente ancora incerto, ma l’idea di costruire un palazzetto dello sport è innegabilmente affascinante, specialmente se si individuasse la location in alcuni dei diversi siti possibili, che non mancano alla città.

E allora, sognando, e un po’ anche sperando, in quella, apparentemente sempre più lontana, ripresa del centro città, si potrebbe piacevolmente immaginare un ritorno del grande sport in quella Carrara, animosa anche sportivamente, che adattò cortili di caserme e spiazzi per le esercitazioni militari, pur di permettere ai giovani di giocare a basket o a calcio, quando di entrambi questi sport si sapeva ancora poco o nulla, peraltro. Difficile sfuggire al ricordo glorioso delle imprese del Carrara Basket alla Dogali, esiguo palazzetto ricavato, appunto, nel cortile di una ex caserma, coperto con un tetto di lamiera e usato in comproprietà con la scuola media che aveva sostituito l’esercito nel resto dell’edificio, o dimenticare la potenza dell’assurdo, improbabile, catino del campo da calcio sul viale, alla Fabbrica, dove  la Carrarese scendeva con  il tredicesimo uomo – quello che realmente faceva più paura – cioè quel pubblico animosissimo, che fece meritare al luogo il nome di Fossa dei leoni. I livelli più alti, la serie B, in entrambi i casi, si raggiunsero solo in quei luoghi. Anche la pallavolo, toccò alla Dogali picchi della sua storia, riuscendo comunque, poi,  a ripeterli e superarli, nel palazzetto di Avenza. È innegabile, tuttavia, che gran parte della storia gloriosa dello sport carrarese sia legata al cuore della città. E allora perché non ipotizzare un magnifico polo sportivo, con palazzetto e piscina, e magari, anche qualche campo esterno all’aperto, nell’area dell’ex tribunale a San Martino? Oltre a fornire impianti richiestissimi dai cittadini, porterebbe anche un rinnovato e vitale “traffico” di gente, locale e non, per seguire le partite degli sport che si fanno nei palazzetti e, magari, contribuirebbe a rivitalizzare un po’ il centro, sempre più spento. E chissà che quella buona stella che brillava sullo sport carrarese, nei primi decenni della sua storia, non torni a brillare con nuovi e più entusiasmanti successi. Vabbè, si sta sognando, abbiamo detto: così, pour parler…