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Un toscano ai mondiali in Qatar

DiNicola Morosini

Nov 29, 2022

Come tutti ormai sanno, l’Italia non ha preso parte ai, tanto discussi, mondiali di calcio in Qatar, perché non è riuscita a qualificarsi, ma un italiano, ed, in più, un toscano doc, ai mondiali è, comunque, presente. Si tratta di Alessio De Petrillo, pisano, classe 1967, figlio di Lino De Petrillo, ex capitano del Pisa ed anch’egli giocatore di scuola nerazzurra, con carriera spesa in serie C tra Olbia, Foggia e Cuneo. Alessio De Petrilloa fine carriera ha scelto la strada di allenatore, partendo dalla panchina del Cascina in serie D, a pochi passi da casa e facendo il mister anche al Pontedera e al Sansovino, dove era stato chiamato a sostituire un certo Maurizio Sarri. Di seguito, per lui, sono arrivate le panchine di Pisa Primavera, Gubbio, Foligno, Tuttocuoio, Prato: la sua carriera da allenatore si è dipanata, quasi del tutto, tra Toscana e Umbria, con due parentesi ad Alessandria e Monza. La svolta della sua vita è stata al Torneo di Viareggio, nel 2020, dove ha incontrato i tecnici della squadra polacca, tra cui Michniewicz del Legia Varsavia che lo ha voluto come secondo e in Polonia, appunto, è avvenuta la svolta. De Petrillo si è tolto l’incredibile soddisfazione di vincere l’Ekstraklasa, la prima divisione polacca. L’anno successivo ha fatto i preliminari di Champions League e poi il girone di Europa League, dove ha incontrato il Napoli, squadra tifata dal papà originario di Roccamorfina, provincia di Caserta. Ma non basta, perché lo stesso Michniewicz, passato dal Legia alla nazionale polacca, ha trascinato i suoi alla storica qualificazione mondiale e lo stesso tecnico ha voluto, a tutti i costi, come secondo, lo stesso De Petrillo che ha firmato il contratto il 31 maggio. In questi giorni, lo si può riconoscere sulla panchina polacca con i vari Lewandowski, Zielinski, Zurkowski e Milik e domani affronterà l’Argentina di Messi. Davvero una bella favola calcistica.