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Carrara: i marmi del negozio Caramatti

DiPaolo Camaiora

Ott 13, 2021

Il negozio Caramatti, dell’omonima famiglia, è forse il negozio di abbigliamento più antico della città, o uno dei più antichi di Carrara. Situato nella centralissima Via Roma, nei decenni ha vestito con eleganza, classe e buon gusto intere generazioni di carraresi. Purtroppo da diversi anni ormai, i locali dello storico negozio sono chiusi a causa del crollo di una porzione interna del celebre Palazzo del Politeama, il grande edificio ottocentesco progettato dall’ingegnere Leandro Caselli, che ospitava al suo interno oltre ad appartamenti e negozi, il Politeama Giuseppe Verdi, all’epoca il più grande teatro della Toscana. Da allora, dopo il crollo, essendo stati inagibili dalle autorità diversi appartamenti privati e i negozi sottostanti, fra i quali un antica farmacia, l’attività commerciale della famiglia Caramatti prosegue in un locale di un altro edificio, in attesa un domani di poter riaprire la storica sede, la quale si contraddistingue da un prezioso rivestimento marmoreo esterno posto sulla facciata del palazzo.

Il disegno di progetto del rivestimento esterno è opera del carrarese Enrico Remedi, architetto, disegnatore, Accademico delle Belle Arti. Nato a Carrara il 2 maggio 1891, dopo gli studi all’Accademia, allievo – tra gli altri – dello scultore Benedetto Cacciatori (artista che con il padre ed i fratelli lavorò alle sculture dell’Arco della Pace di Milano e realizzò diversi monumenti funebri o commemorativi per persone celebri del tempo, tra i quali il Napoleone I di Marengo, l’Amedeo di Savoia nella Cappella della Sacra Sindone a Torino), si laurea in architettura. Accanto alla libera professione intraprende anche la carriera di docente. Durante gli anni ’30 occupa infatti la cattedra di proiezioni prospettiva e teoria delle ombre, presso l’Accademia di Belle Arti della città.

Nel 1937 Remedi vede realizzare su ordine della famiglia Caramatti il progetto del rivestimento esterno del negozio, che valse la pubblicazione sulla rivista Marmi Pietre Graniti, rivista bimestrale del settore lapideo che aveva la propria sede e redazione in città. Con grande capacità progettuale viene così a materializzarsi un rivestimento in stile Dèco che vede l’elegantissimo accostamento di due marmi nazionali: il marmo Verde Acceglio per i pannelli del rivestimento della base, i listelli orizzontali, le due aste cilindriche ai lati del portale di ingresso sovrastate da due pinnacoli, e il marmo Paonazzetto per il monumentale portale lavorato a massello a forte spessore, i riquadri della vetrina e i pannelli di rivestimento. Per l’insegna, sottolineata dalla trabeazione, Remedi si affida ad una tipologia di carattere in uso nei primi anni Venti realizzata in materiale autarchico, mentre aggiunge una nota Futurista inserendo sul pannello che delimita in alto la porta di ingresso del negozio la lettera “C”, iniziale del cognome Caramatti, utilizzando un carattere in uso tra il 1933 e il 1938, analogo al carattere Futurista che ritroviamo in città nell’insegna del barbiere di via Verdi, anche questa realizzata con marmi nazionali.

Curiosità: Enrico Remedi realizzò una copia del portale disegnato per Caramatti con analogo disegno, per un negozio a La Spezia, ancora oggi visibile sotto i portici di via Chiodo, adoperando però in questo caso due differenti materiali lapidei nazionali, tuttavia sempre elegantemente accostati come nell’esempio qui sopra illustrato. 

Questi dettagli storici fanno parte del censimento e della catalogazione di tutti i marmi e pietre presenti nella parte storica di Carrara, realizzata attraverso la sinergia della rivista internazionale L’Informatore del Marmista e la Startup Marmorosso. Al censimento e catalogazione ha partecipato con il suo prezioso contributo il geologo Sergio Mancini.

© MMXXI testo e immagini dell’architetto Paolo Camaiora